“Un altro pezzo dell’industria italiana viene scippato al nostro Paese. La Pernigotti viene strappata dal nostro tessuto produttivo dalla solita imprenditoria internazionale mordi e fuggi che acquisisce il marchio, il know how e poi ci lascia capannoni dismessi e nuovi disoccupati. Il decreto Dignità che era stato venduto come la panacea di tutti i mali e la soluzione definitiva contro le delocalizzazioni ha dimostrato ancora una volta la sua inutilità”. Ad affermarlo il deputato di Forza Italia Claudia Porchietto, componente della Commissione Attività Produttive a Montecitorio.
Conclude Porchietto: “Questo Paese deve adottare politiche industriali serie, prevenendo e sostenendo i settori più fragili o quelli che ritiene congeniali per far crescere reddito e lavoro, invece di lanciare crociate contro gli imprenditori: tutti trattati come delinquenti. Personalmente non mi preoccupa la globalizzazione in sé; mi fa paura che nessuno lavori in Italia per creare gli anticorpi per difendere i nostri brand storici dalla voracità degli speculatori di breve periodo. Ci sono voluti 160anni di storia per fare grande il marchio Pernigotti, quanti anni ci vorranno per crearne un altro altrettanto prestigioso? Sarebbe molto più facile e meno oneroso, anche dal punto di vista sociale, difendere il nostro Made in Italy d’eccellenza. Presenterò una interrogazione sull’argomento per domandare quali misure intenda assumere il governo in merito alla tenuta dell’industria del dolce e del cioccolato in Italia”.
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