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TAV, Rosso (FI): Foietta vittima del bullismo 5stelle. Intanto Torino muore affogata dai No dell’Appendino

Un momento della conferenza stampa avvenuta a Montecitorio per dire Sì alla Tav e per incontrare il Commissario Foietta (da sx i deputati Diego Sozzani, Roberto Rosso, Paolo Zangrillo, Giorgio Mulé e il senatore Lucio Malan)

“Paolo Foietta è l’ennesima vittima eccellente del bullismo 5stelle. Chi è competente in questa epoca si scontrerà sempre con il muro dell’omertà ideologica fino a quando i vari Di Maio e Toninelli saranno in circolazione. E intanto mentre c’è chi gioca in politica, Torino affoga nel mare di no pronunciati dal sindaco Appendino e dalla sua Giunta”. Ad affermarlo il deputato torinese di Forza Italia Roberto Rosso, componente della Commissione Trasporti a Montecitorio, a margine della conferenza stampa organizzata dal Gruppo presso la Camera dei Deputati.

“Forza Italia – ha spiegato l’esponente azzurro – ha fortemente voluto incontrare il Commissario straordinario del Governo per l’asse ferroviario Torino-Lione perché non si è mai visto che un uomo delle istituzioni non venga ricevuto dai componenti dell’esecutivo. Qualcuno a Palazzo Chigi ha perso il contatto con la realtà e pensa che quel palazzo sia diventato una sezione o succursale del suo Movimento”.

Prosegue Rosso: “I dati economi su Torino sono sempre più preoccupanti. Rispetto al 2012 ha chiuso il 7,5% delle attività presenti in città. Rispetto al 2017 ci sono 1243 imprese che hanno tirato giù la serranda. Rispetto a dieci anni fa il numero di coloro che non riescono ad arrivare a fine mese è aumentato di oltre 100 mila unità. Con questi dati è una follia non percorrere tutte le strade che possono fermare il declino del capoluogo piemontese. La Tav è uno di quegli interventi che possono ridare fiato al nostro tessuto produttivo. Si pensi solo ad un dato, elaborato dalla World Bank: se ciascun Paese del mondo fosse in grado di realizzare dei miglioramenti significativi nelle infrastrutture dei trasporti e delle comunicazioni, allora il PIL mondiale potrebbe crescere di circa 2,6 trilioni di dollari. E’ chiaro che chi dice No alla Tav persegue non l’abolizione della povertà, ma la crescita delle fragilità per tramutarle nel core business del proprio movimento”.

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