Il deputato di Forza Italia spiega: “Altro che bonificare dalle scorie partitiche e dalle prebende il sistema della carta stampata e del mondo radio televisivo: il M5S in poche mosse ha dato scacco matto a tutte le voci che non può addomesticare la Casaleggio Srl e invece torna a finanziare copiscuamente Mamma Rai, l’unica emittente che può pilotare come una marionetta tramite il Cda. Si tratta di un attacco senza precedenti alla libertà d’informazione che mette seriamente a rischio il contradditorio nel Paese. In tre anni azzera qualsiasi contributo alla carta stampata e al mondo delle radio. Stoppa qualsiasi contribuzione all’emittenza locale. Rivede al ribasso la percentuale di frequenze a disposizione dell’emittenza locale di fatto condannando alla chiusura decine di TV locali. E infine in Piemonte fra due anni, con il nuovo switch off digitale, c’é la certezza che metà del Piemonte prenderà il segnale da ripetitori lombardi, di fatto oscurando la visione dei canali piemontesi a metà del Piemonte”.
Conclude Rosso: “Siamo di fronte alla distruzione sistematica del sistema radio televisivo italiano. Il M5S continua a blaterare slogan per giustificare un repulisti che mira ad un esclusivo risultato: avere un unico megafono che – dopo internet – amplifica i propri messagi propagandistici. E lo fa sulle teste di tanti imprenditori e giornalisti che perderanno il proprio posto di lavoro, aumentando le fila dei fruitori di un reddito di cittadinanza per il quale sappiamo tutti che non ci sono coperture finanziarie. Al danno si aggiunge la beffa, nella ricerca forsennata del taglio ai contributi alla TV, il Governo si è dimenticato di lanciare un messaggio promozionale che dica agli italiani di controllare se stanno comprando una TV già compatibile con il nuovo sistema digitale che verrà lanciato fra due anni. A Natale sono stati venduti ancora migliaia di apparecchi che fra due anni dovranno o essere buttati via o costringeranno a comprare un decoder con un nuovo aggravio di 50/90 euro. Alla faccia della tutela del consumatore, lo attirano con il messaggio accattivante del taglio degli sprechi verso carta stampata e radio/TV per poi sovvenzionare il proprio messaggio elettorale. Un comportamente simile alle piante carnivore che con i colori sgargianti attirano gli insetti per divorarli”.
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