«Quanti altri casi come quello di Massa Marittima, col furto di medicinali dalla farmacia dell’ospedale, ci sono stati in Toscana dal 2015 ad oggi? Quali? E quale il valore dei farmaci sottratti al sistema sanitario regionale? E alla fine, in tutto questo, la Regione quali misure di contrasto ha adottato per arginare e reprimere il fenomeno?» Sono in buona sostanza questi i quesiti che il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti rivolge alla giunta toscana all’indomani del furto con effrazione verificatosi l’altra notte all’ospedale Sant’Andrea di Massa Marittima per un valore di merce sottratta stimato intorno ai 125mila euro.
«Il fenomeno di sottrazione e riciclaggio di farmaci sui mercati clandestini – osserva Marchetti – è di tale rilevanza anche a livello nazionale che l’Agenzia per il farmaco, Aifa, si è dotata di una banca dati dedicata ormai già dal 2014. E in Toscana, invece, cosa si è fatto per contrastare l’escalation di furti?»
Marchetti chiede il dettaglio degli episodi e dei loro relativi proventi in dati anche disaggregati dal 2015 ad oggi: «Nella mia interrogazione ho richiamato i fatti più eclatanti, come i furti milionari avvenuti nel 2018 nei magazzini Estar di Grosseto, e i più recenti come il tentativo di effrazione del 10 dicembre scorso nei locali Asl di Volterra in provincia di Pisa o il colpo messo a segno a novembre nell’ospedale Serristori di Figline Valdarno in provincia di Firenze. Ma quanti sono, in realtà? Ho chiesto il dettaglio non tanto per vessare gli uffici di giunta, quanto per avere il polso complessivo del fenomeno sia come andamento che come portata. Si tratta di fatti gravi, per questo chiedo alla Regione quali misure di contrasto abbia sin qui attuato e con quale efficacia».
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