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LUCCA: Assi viari, ultima chiamata; Mallegni e Marchetti (FI): «Il Pd ha contrabbandato per fatto un prodotto né cotto né mangiabile. Questi signori parlano di loro stessi anziché badare all’interesse collettivo»

«Noi l’avevamo detto già addirittura un anno fa, che il Pd stava contrabbandando come fatto un prodotto, gli assi viari lucchesi, né cotto né mangiabile, figuriamoci mangiato. E ora ecco il risultato, col rischio oggi di vederci passare da sotto al naso, senza coglierla per colpa del Pd, anche l’ultima occasione per realizzare l’opera»: l’attacco parte da Forza Italia, con il senatore Massimo Mallegni, vicecoordinatore regionale vicario del movimento, e il capogruppo azzurro in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, coordinatore provinciale di Forza Italia a Lucca.

«Un amico uscito dal Pd – racconta Mallegni – un giorno mi confessò ‘sai perché l’ho fatto? Perché da un po’ in qua il Pd parla di se stesso anziché dei problemi collettivi’. Le diatribe di questi giorni tra Pd e Pd sono la dimostrazione plastica del fatto che quel mio amico aveva ragione».

«Leggo stamani – osserva Marchetti – che il collega Baccelli si rammarica di esser stato troppo in silenzio sulla materia ed ecco, mi sentirei di rassicurarlo del contrario dal momento che ha annunciato millemila volte clamorosi passi avanti sul sistema tangenziale che a tutt’oggi è al palo. Baccelli del Pd ci parla di un percorso incanalato, e intanto c’è un sindaco del Pd, quello di Capannori Luca Menesini che è anche presidente della Provincia di Lucca, che quel percorso lo definisce ‘un troiaio’. Fate voi…».

I due esponenti di Forza Italia sono all’unisono: «Il territorio e il suo sviluppo – incalzano – passano per la realizzazione di questa opera strategica che noi intendiamo portare a casa ad ogni costo. Spiace vedere che invece nel Pd continuano a parlare tra sé, di sé, perseguendo correntismi precongressuali ben lontani dall’interesse diffuso della comunità, che invece risiede nella realizzazione delle infrastrutture. Il Pd non è riuscito a sbloccare l’opera neppure quando era al governo e oggi il motivo è palese: coltivano le loro rendite di posizione anziché pensare al bene della gente, dei lucchesi e dei toscani. Noi a questo giochino non ci stiamo e lo vogliamo dire chiaro: se perdiamo questa occasione l’opera è spacciata, poi sapremo da chi andare a lamentarci per il traffico veicolare pesante sotto alle Mura o in altri punti delicati. La soluzione? Una sola: mandarli a casa».

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