“‘Chissenefrega di andare a Lione!’, l’affermazione del ministro Toninelli a proposito della TAV esprime, senza bisogno di aggiungere nulla, la statura intellettuale e politica del responsabile delle Infrastrutture. La battaglia sul corridoio ferroviario transalpino ha dell’incredibile; in gioco non c’è soltanto lo scambio di merci e la mobilità delle persone, ma soprattutto il ruolo che l’Italia vuole giocare nel sistema di relazioni e scambi commerciali internazionali nel prossimo futuro. In una fase recessiva all’orizzonte, negare al nostro Paese investimenti in infrastrutture significa condannarci all’irrilevanza e privare le nuove generazioni ad una prospettiva di sviluppo. Dire no alla TAV non significa solo rinunciare a raggiungere Lione o Lisbona, ma piuttosto vuol dire assumersi la grave responsabilità di negare l’ammodernamento dell’Italia e il suo ruolo centrale sul Mediterraneo.Per comprenderlo non c’è bisogno di essere statisti, i nostri ragazzi delle medie lo studiano sui libri di storia; ne ha mai aperto uno Toninelli?”. Ad affermarlo in una nota il deputato Paolo Zangrillo, coordinatore regionale di Forza Italia in Piemonte e capogruppo degli azzurri in Commissione Lavoro a Montecitorio.
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