“Venerdì prossimo, con la decisione sul rating da parte dell’agenzia Fitch, inizieranno dieci mesi di fuoco per le finanze pubbliche del nostro paese. Il Governo giallo-verde si troverà ad affrontarli in piena recessione economica, con il Pil sceso del -0,2% nell’ultimo trimestre e con la seria prospettiva che anche il primo trimestre del 2019 si chiuderà con il segno meno. Con queste premesse, la crescita per il 2019 dovrebbe attestarsi tra il -0,3% e il +0,2%, stando alle ultime previsioni elaborate dai principali previsori nazionali e internazionali. Mediamente, quindi, intorno allo zero. Questo pessimo risultato avrà diverse conseguenze negative sia per l’economia reale, con un possibile aumento del tasso di disoccupazione, sia per il bilancio dello Stato, che vedrà aumentare il deficit e debito pubblico”. Lo scrive in una nota Renato Brunetta, deputato e responsabile della politica economica di Forza Italia. “Con una crescita zero, infatti – aggiunge – il rapporto deficit/Pil dovrebbe aumentare tra il 2,5% e il 3,0%, rispetto al 2,04% concordato dal Governo con la Commissione Europea lo scorso dicembre. In termini assoluti si parla di uno scostamento che potrebbe arrivare fin quasi a 15 miliardi di ammanco, che dovrebbe essere aggiustato attraverso una manovra correttiva di pari ammontare. Il rapporto debito/Pil aumenterà conseguentemente e resterà ben superiore al 130,0%, anche perché il Tesoro non ha ancora raccolto un euro dei 18 miliardi di privatizzazioni che ha promesso di fare entro la fine dell’anno e che servono per abbassare tale rapporto”.
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