“Con l’assessore allo Sport di Roma, Daniele Frongia, indagato per corruzione, Marcello De Vito, presidente dell’assemblea capitolina arrestato ieri all’alba per presunte tangenti e l’arresto di qualche mese fa dell’ex presidente di Acea Luca Lanzalone può considerarsi finito lo scopo sociale del Movimento Cinque Stelle: l’essere portatori sani di onestà nelle istituzioni. Nel giro di pochi anni a Torino e Roma, dove sciaguratamente governano, sono fioccati gli avvisi di garanzia, collezionati come le figurine dell’album Panini. I portatori della superiorità etica hanno fallito e dovrebbero trarne le conseguenze: sciogliersi, lasciando alle altre forze in campo di governare il Paese. Tolta la presunta onestà e verginità morale, gli esponenti del Movimento portano solo incompetenza e presunzione nelle Aule comunali, provinciali, regionali e parlamentari. I cittadini possono fare benissimo a meno di loro, ma soprattuto può vivere senza di loro l’Italia che sta già pagando un prezzo altissimo a seguito di questi primi mesi di loro Governo”. Ad affermarlo in una nota il deputato di Forza Italia Paolo Zangrillo, coordinatore regionale degli azzurri in Piemonte e capogruppo in Commissione Lavoro a Montecitorio.
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