«Attivare […] un registro regionale di tracciabilità delle protesi mammarie che permetta in prima istanza l’associazione univoca tra paziente e dispositivo impiantato (o rimosso) in qualsiasi struttura pubblica o privata operante sul territorio toscano, così da avviare fin da subito con i nuovi impianti/espianti la possibilità di ricondurre la singola protesi al singolo paziente»: questo il dispositivo della mozione depositata il 9 aprile scorso dal Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, e questo lo scopo della delibera approvata dalla giunta regionale nell’ultima seduta secondo quanto si apprende da una nota appena diffusa dall’organo di governo toscano.
L’iniziativa di Marchetti è recepita in toto dalla delibera dell’organo di governo toscano, sia nel merito, l’attivazione del registro delle protesi mammarie, che nei presupposti già che prende le mosse da un caso-sentinella: quello delle protesi al seno Allergan, ritirate il 19 dicembre scorso in tutti i Paesi dell’Unione Europea a causa di un possibile legame con l’insorgenza di un tumore raro (linfoma anaplastico a grandi cellule: ACLC). Sulla questione Marchetti sulle prime aveva presentato un’interrogazione per chiedere quante fossero le pazienti toscane che avevano ricevuto quel tipo di impianto, già che Allergan era il fornitore di quel dispositivo per la Toscana. Nella risposta la giunta affermava di conoscere il numero delle protesi erogate, circa 6mila, ma non delle pazienti poiché mancava un sistema di tracciabilità.
Ecco quindi che da Marchetti era scattata a stretto giro la mozione affinché venisse istituito: «Il caso Allergan – spiega il capogruppo di Forza Italia – fortunatamente anche stando alle stime ministeriali non rappresenta rischio acuto per la salute pubblica. Ma se fosse stato? E se capitasse in futuro? Era necessario attrezzarsi, anche in vista dell’attivazione del Registro nazionale da poco istituito. Questo chiedevo con la mia mozione. Questo è stato recepito in toto con una delibera della giunta regionale e ne vado orgoglioso. E’ il segno – conclude Marchetti – che in Toscana Forza Italia è capace di esprimere un’opposizione attenta, responsabile, propositiva e orientata al bene collettivo. Sono contento che qualche volta chi governa si dimostri anche in grado di ascoltare». La mozione Marchetti era stata calendarizzata per la seduta di Consiglio regionale del 2 maggio prossimo.
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