«Per mitigare la perdita di esercizio, il bilancio 2017 delle Terme di Montecatini è stato redatto cambiando le regole del gioco. Per la prima volta, infatti, e in maniera originale vengono applicati principi contabili internazionali, non italiani, che a) collocano il documento in discontinuità rispetto alle redazioni degli esercizi precedenti e b) consentono di integrare fatti gestionali avvenuti, a rigor di calendario, successivamente alla scadenza naturale entro cui il bilancio 2017 avrebbe dovuto esser licenziato. Il documento risulta dunque ‘dopato’. Senza questo switch metodologico, se il bilancio 2017 fosse stato redatto secondo i principi contabili nazionali consueti, la perdita reale sarebbe stata di 6 milioni e 200mila euro perché non avrebbe potuto integrare la transazione con Unipol-Sai avvenuta nel luglio 2018, per altro al ribasso, per 5.595.640 a fronte di un valore di 7.961.080 euro più gli interessi. E’ un evento gestionale accaduto dopo i tempi naturali di chiusura della contabilità 2017, ma ugualmente valorizzato nel documento di quell’anno»: il regno è quello del complesso e ad addentrarvisi, come promesso anche ieri, è Forza Italia. Ricevuta la documentazione richiesta fin dal 18 febbraio scorso, il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti si è messo al tavolino per studiare il bilancio posta a posta, le relazioni rigo a rigo, e lo ha fatto insieme al responsabile regionale di Forza Italia per il termalismo Franco Pacini e al coordinatore comunale di Forza Italia a Montecatini Terme Claudio Gariboldi.
Il brain storming notte tempo ha dato i suoi frutti: «Senza questa iniezione fuori tempo massimo rispetto alle naturali scadenze contabili – conteggiano i tre azzurri ancora chini sulle sudate carte – la perdita reale diventa 6.175.128, somma ricavata sommando il passivo di 579.488 euro come dichiarato più, anzi meno, i 5.595.640 che nel 2017 in realtà non c’erano e potevano solo essere supposti, non contabilizzati perché non ancora incamerati».
Giusto ieri Forza Italia aveva evidenziato come la società di revisione ‘terza’ KPMG incaricata di valutare il bilancio 2017 della società termale si fosse di fatto resa indisponibile a farlo lamentando la mancanza dei necessari presupposti di valutazione: «Studiando le carte e le relazioni illustrative – incalzano Marchetti, Pacini e Gariboldi – se ne comprende il perché. Le anomalie, infatti, non sfuggono nemmeno alla Regione che, evidentemente puntando al favor di telecamere in tempo elettorale, ha approvato sì il bilancio 2017, ma con prescrizioni perfettamente sovrapponibili a quelle sollevate sia dalla KPMG che dal collegio dei revisori. Oltre a prescrivere perentoriamente che il bilancio 2018 venga approvato nei tempi, ovvero al 30 giugno prossimo, obbliga anche a definire piano industriale e accordo con le banche. Questo perché la continuità aziendale su cui l’amministratore unico fonda gli atti contabili 2017 in realtà non è asseverata proprio per nulla».
«In pratica – prosegue Forza Italia – le sinistre promettono di fare in un mese quel che non sono state capaci di fare, a livello gestionale, in almeno dieci anni: rimettere in sesto una società che, nella verità sostanziale dei fatti, rischia di andare a gambe all’aria da un momento all’altro. La Regione lo scrive chiaro: o la continuità aziendale viene accertata e documentata o l’azionista di maggioranza va a vendere le quote. A quel punto, però, si sarà in zona fallimento e dintorni e certo quelle quote non saranno acquistate a valore di mercato. In pratica: si svende la città. Ecco il piatto cucinato dalle sinistre e che i montecatinesi devono poter scegliere se mangiare, e rovinarsi, o cambiare tavola scegliendo Forza Italia e il centrodestra alle prossime elezioni».
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