«La responsabilità di un pronto soccorso malato grave come quello del Versilia, che però si inquadra in una cornice di autentico collasso dell’emergenza-urgenza anche territoriale in Toscana, è tutta di una politica regionale targata Pd che si è rifiutata di stabilizzare e reclutare medici di settore quando poteva e quando Forza Italia per anni lo invocava. Non hanno voluto e oggi sappiamo il perché: mentre Rossi si riempiva la bocca dell’espressione “equilibrio contabile”, in realtà il sistema sanitario regionale stava maturando un debito che oggi grava sul capo dei toscani per 8.820.000 euro l’anno da qui al 2037. Intanto, a furia di promesse disattese, i professionisti che hanno potuto hanno abbandonato la nave veleggiando verso altre regioni che bandivano concorsi, conquistando l’agognata, e meritata, stabilità. E noi in Toscana rimaniamo anatre zoppe dell’emergenza urgenza, uno dei settori più delicati dell’intero sistema-salute»: a ricapitolare i perché e i per come il pronto soccorso del Versilia oggi si ritrovi, per ammissione della stessa Asl, in emergenza camici bianchi è il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti.
«Purtroppo leggere sui giornali che tra ospedale e 118 l’emergenza urgenza versiliese manca di 6 medici non è una sorpresa. Questo è uno di quei casi – sottolinea il Capogruppo di Forza Italia – in cui ci dispiace aver avuto ragione. In nome del contenimento della spesa e comunque arrivando sull’orlo del commissariamento, la sanità targata Pd non ha saputo far altro che succhiare fino al midollo un sistema valido come quello toscano per accaparrare consenso. Poi adesso la sola idea che è stata capace di mettere in campo consiste nell’inserimento dei neolaureati nei pronto soccorso, in una sorta di singolare sindrome di Munchausen per procura in declinazione politica.. La Asl Nord Ovest ha già emanato il relativo avviso di selezione pubblica. Ma non basta. Non basterà. E la responsabilità politica resta».
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