“Egregio sig. ministro, le scrivo come vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, e come eletto nel collegio di Firenze. Lei dovrà prendere una decisione per l’aeroporto ‘Amerigo Vespucci’. La questione è molto semplice: la Toscana ha due aeroporti, Pisa e Firenze. Non sono in concorrenza tra di loro, ma complementari, così come ha definitivamente scelto la Regione Toscana. La società Aeroporti Toscani li gestisce ambedue. Pisa è uno scalo per i voli intercontinentali; Firenze, città del mondo che tutti desiderano visitare almeno una volta nella vita, ha bisogno di un aeroporto vero che la colleghi principalmente con tutta l’Europa. Questa richiesta è fortissimamente e continuamente avanzata dagli imprenditori toscani ed in particolare da quelli fiorentini, che rappresentano il primo distretto industriale della regione, e che con uno scalo ammodernato potrebbero raggiungere mete a loro finora precluse.
Il masterplan dello scalo fiorentino, che verrà esaminato nelle prossime ore, rappresenta un rafforzamento del ‘Vespucci’ e un miglioramento del sistema aeroportuale toscano integrato: è impensabile andare avanti con un aeroporto in cui ogni anno vengono dirottati 1.000 voli su altre città, a causa di fenomeni atmosferici. Senza contare che la nuova pista avrebbe il vantaggio di ‘liberare’ dal sorvolo attuale i quartieri di Brozzi, Quaracchi e Peretola.
Inutile ricordarle che lo sviluppo di Peretola consentirebbe di raddoppiare il numero dei passeggeri annuali da 2.2 a 4.5 milioni, e di portare 5mila nuovi posti di lavoro, come certificano gli studi di società qualificate. Immagino che lei voglia favorire una soluzione adeguata per l’aeroporto, lontana da ogni spirito di fazione e di campanile. Nell’augurarle buon lavoro, le invio i miei più cordiali saluti”.
Marco Stella (Forza Italia), vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana.
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