Tutelare il Made in Italy, arginare gli accordi internazionali che danneggiano la produzione agricola italiana, combattere i prodotti con loghi contraffatti. Sono tra i punti principali del Manifesto politico di Coldiretti per le elezioni politiche 2018, firmato nella sede provinciale dell’Associazione a Massa da Deborah Bergamini e Massimo Mallegni, candidati rispettivamente alla Camera e al Senato nel collegio uninominale per il centrodestra, e capilista di Forza Italia al collegio plurinominale Massa-Lucca-Pistoia-Prato della Camera (Bergamini) e al collegio plurinominale Toscana 1 (Mallegni).
Bergamini e Mallegni hanno incontrato il Presidente Provinciale, Vincenzo Tongiani e il Direttore, Maurizio Fantini oltre ad un gruppo di imprenditori agricoli locali.
“Bisogna rafforzare la sovranità alimentare del nostro Paese – hanno detto Bergamini e Mallegni ai vertici di Coldiretti – arginando quegli accordi tipo il Ceta che cancellano le nostre identità e danneggiano le nostre produzioni. Serve scacciare il finto Made in Italy e sostituirlo con l’autentico Made in Italy: il valore dell’export dell’agroalimentare italiano ammonta a 41 miliardi, mentre le imitazioni dei prodotti italiani valgono almeno 60 miliardi. Ci impegneremo perché l’Europa imponga l’etichettatura obbligatoria dell’origine di ogni prodotto”.
“Condividiamo le proposte e le preoccupazioni degli agricoltori di Coldiretti – hanno sottolineato i due candidati di Forza Italia – e per questo firmiamo con convinzione il loro manifesto politico. Il nostro impegno per l’agricoltura italiana ha radici antiche, dalla battaglia per l’etichettatura a quella contro le sanzioni alla Russia, che costa quasi 2 miliardi di euro di perdite al settore ortofrutticolo italiano. Sostenere i nostri agricoltori significa anche premiare la qualità del cibo e valorizzare il territorio, anche in termini di turismo enogastronomico”.
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