Il caso del progetto scolastico, realizzato con alcune classi di scuole superiori modenesi, per simulare l’esperienza dei migranti in mare finisce in Parlamento, all’attenzione del Ministro dell’Istruzione, attraverso una interrogazione del senatore di Forza Italia Enrico Aimi.
“Stante quanto raccontatoci – spiega Aimi – in diverse classi di scuole superiori modenesi, il classico San Carlo, lo scientifico Tassoni, il classico Muratori e l’istituto tecnico Corni, è stato realizzato un progetto “sensoriale” al fine di far vivere agli studenti l’esperienza dei migranti in mare. Il tutto nell’ambito del Festival delle migrazioni. Gli studenti sono stati portati in una struttura gestita da volontari assieme al professore di religione per circa due ore. I ragazzi sarebbero stati costretti anche a togliersi le scarpe e gli operatori del centro avrebbero poi bagnato i piedi agli alunni e caricato la scolaresca su un finto gommone. Per simulare il mare ed il vento sarebbe poi stato utilizzato un ventilatore con aria gelida sulla faccia. Durante tale “esperimento” i ragazzi erano bendati. Il percorso prevedeva anche una finta visita medica, con la guardia costiera che spintonava gli studenti-migranti e faceva inginocchiare tutti in terra. All’interrogante risulterebbe inoltre che un operatore, alla fine del percorso, abbia fatto una battuta: ‘ora sapete per chi votare’. Inutile dire che siamo allibiti, non solo perché ci chiediamo quale sia il valore pedagogico di tale iniziativa, ma anche perché a nostro avviso è chiaro l’intento di voler indirizzare l’orientamento politico di ragazzi maggiorenni o quasi”.
“Chiediamo al Ministro dell’Istruzione di prendere provvedimenti al riguardo – rincara Aimi – e che si chiarisca, con una circolare specifica, che la politica deve rimanere fuori dalle scuole. A scuola si va per imparare e non per fare lezioni di immigrazionismo. Oppure che garantito un contraddittorio perché ci rendiamo conto che sono temi di estrema attualità: ma che almeno non sia propinato il solito pensiero unico e unilaterale. Oltretutto, l’immagine data delle nostre guardie costiere, costantemente impegnate nel presidio del mare è davvero pessima. Quanto accaduto è a dir poco inaccettabile”.
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