«Per ‘sottopassare’, il progetto del nuovo sottopasso effettivamente ‘sottopassa’: sì, ma la partecipazione dei cittadini che della soluzione per la nuova viabilità portata con sé dal raddoppio ferroviario hanno appreso dai giornali. Se è vero il vecchio motto per cui l’importante è partecipare beh, qui qualcuno se ne è dimenticato»: è condita di sarcasmo la dichiarazione con cui il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Stefano Mugnai (coordinatore regionale di Forza Italia in Toscana) e il consigliere di Insieme per Altopascio nonché ex sindaco della città Maurizio Marchetti (coordinatore provinciale di Forza Italia a Lucca) prendono posizione contro il progetto di tunnel che dovrebbe garantire la piena mobilità in Altopascio in vista del raddoppio della ferrovia Pistoia-Lucca.
Sull’ipotesi del passaggio sotto Altopascio i cittadini, colti di sorpresa dal provvedimento, si sono riuniti l’altra sera in assemblea alla presenza dell’assessore regionale ai trasporti. Ebbene: «In quella sede – contestano Mugnai e Marchetti – sono state del tutto disattese le aperture mosse in commissione consiliare sabato scorso dal vicesindaco. E’ stato detto che il progetto, prendere o lasciare, quello è. E chi lo desidera può presentare osservazioni fino al 22 luglio. Insomma, posizioni che smentiscono anni di parole su partecipazione e scelte condivise per aprire a un progetto imposto».
E se non va il metodo, neppure il merito convince Forza Italia che individua nel progetto una capacità di assorbimento di traffico troppo limitata rispetto al fabbisogno reale: «Le due rotonde di innesto su via Torino e poi da là sulla via Francesca Romea – dettaglia Marchetti – sono sopporteranno il traffico che vi insiste. La stessa via Torino è troppo stretta per permettere, ad esempio, a due mezzi pesanti di scambiarsi. Sarà necessario eliminare i marciapiedi, e allora in pericolo ci saranno i pedoni o le biciclette. Insomma – concludono Mugnai e Marchetti – sarà pericoloso, in certi tratti, persino uscire di casa». Oltre a queste problematiche, come ha evidenziato durante l’assemblea il capogruppo di Insieme per Altopascio Francesco Fagni: «Buona parte del progetto insiste su un’area dal fortissimo rischio idraulico».
Ancora, qualcosa non torna a rigor di goniometro: «Anche la parte che dal sottopasso va ad innestarsi nella viabilità esistente – osserva Forza Italia – superando e incrociandosi col ponte della A11 utilizza un angolo di 45 gradi, che appare molto problematico». A questo si aggiunge la pendenza del sottopasso stesso: «Si attesta sul 10 per cento – affermano i coordinatori regionale e provinciale – e così mette a rischio discesa e risalita dei mezzi pesanti».
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