“La lettera aperta sottoscritta da otto parlamentari giallorossi e che chiede la rimozione del presidente di Anpal Mimmo Parisi dalla guida di Anpal sfiora la tragicommedia. Che degli esponenti appartenenti a forze politiche che guidano il Governo del Paese siano costretti a prendere carta e penna per parlare con il proprio Presidente del Consiglio e il proprio Ministro attraverso i media e per corrispondenza lascia perplesso. É vero che ormai sono saltati gli schemi più elementari della politica tradizionale ma che la maggioranza continui a giocare il ruolo di opposizione é veramente inaccettabile. Nel merito è da anni che io chiedo la sostituzione di Parisi, mi é bastato conoscerlo durante la prima audizione in Commissione Lavoro, quando vaneggiava di navigator e reddito di cittadinanza, per capire che risultava del tutto inadeguato per il ruolo che andava ad assumere. Negli ultimi mesi più volte ho sostenuto l’inconsistenza colpevole del suo operato in Anpal: una ignavia che peró fino ad oggi è costata migliaia di euro ai contribuenti italiani tra stipendi, rimorsi spese e viaggi e la completa paralisi di un Ente che sarebbe dovuto essere protagonista, soprattutto in questo momento di congiuntura economica sfavorevole. Il dramma è vedere come il Governo continui a lasciar rotolare tutto senza assumere alcuna iniziativa, vittima di una sindrome di Stoccolma ideologica che lo porta all’immobilismo per non smentirsi. Parisi resta un danno per l’Italia, Conte prenda provvedimenti, ma non finga che la responsabilità non sia anche sua. Lettere come quella di quei 8 parlamentari sono la pistola fumante del fallimento della scelta dei propri collaboratori in ruoli chiave per la governance del Paese”. Ad affermarlo in una nota il deputato di Forza Italia Paolo Zangrillo, capogruppo in Commissione Lavoro a Montecitorio e coordinatore azzurro in Piemonte.
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