«La Regione ha adottato ogni misura di tutela di ospiti e operatori della Rsa Fabbri Bricoli di Bucine piegata dai contagi da Coronavirus Covid-19? Ha attivato ogni procedura necessaria a reperire ed inviare con urgenza personale sanitario e personale di supporto per i servizi attinenti alle attività nella casa di riposo?» Con questi quesiti il caso della Rsa di Bucine con boom di contagi da coronavirus sia tra gli ospiti che tra gli operatori, arriva in Regione. La forma è quella dell’interrogazione a risposta scritta appena depositata dal Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti.
«Insieme ai deputati aretini Maurizio D’Ettore e Stefano Mugnai – spiega Marchetti – abbiamo inteso sollecitare la Regione a collaborare per una rapida risoluzione dei problemi, tanto che ci stiamo muovendo con tutte le autorità locali, anche sanitarie, per individuare prima possibile una via d’uscita».
Ecco quindi l’interrogazione alla giunta toscana in cui Marchetti, prima di formulare i quesiti, ricostruisce così i fatti: «La scorsa settimana è emerso il contagio di 22 degenti e 8 operatori della RSA di Bucine. Il contagio sarebbe partito da un paziente zero, deceduto, a quanto si apprende dalla stampa, in data odierna all’ospedale San Donato di Arezzo. La struttura interessata è articolata su 3 piani ed ospita ben 83 anziani, di cui alcuni ricoverati per Alzheimer. A quanto si apprende dal sito web istituzionale del Comune, il Sindaco avrebbe chiesto tamponi diagnostici per tutto il personale e la Asl starebbe procedendo dalla giornata di ieri».
L’interrogazione prosegue con la valutazione circa «il difficile reperimento di dispositivi di protezione individuale (DPI), e considerata la loro distribuzione da parte della Regione, una delle priorità sanitarie per evitare che si inneschino meccanismi di focolai-bomba presso le strutture residenziali assistite». Ancora, si legge la sottolineatura sul fatto «che gli ospiti delle RSA sono spesso non autosufficienti, gravemente malati e deboli, soggetti con maggior probabilità ad essere contagiati anche da pazienti asintomatici». Per questo, scrive Marchetti nel suo atto, è «ritenuto opportuno interrogare la Regione per conoscere se abbia messo in essere azioni di contenimento il contagio in quella struttura».
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