«Ora: io posso anche comprendere che nella foga uno legga male e scriva peggio. Arrivo anche a comprendere che il Presidente di Tiemme Massimiliano Dindalini versi in una condizione di probabile, e plausibile, astinenza rispetto a certa visibilità passata. Però ecco, che mescoli il Presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi con il taglio a una corsa Tiemme avvenuto negli anni Novanta del secolo scorso mi pare un po’ distantina, ecco… faccia pace col calendario. Quanto al fatto che mi indichi come referente la Regione io lo ringrazio per la ‘dritta’, ma la mia interrogazione per l’appunto infatti proprio alla Regione si rivolge».
«In definitiva, nessuno ha accusato Dindalini di aver bucato le gomme al torpedone sulla Arezzo-Bettolle della domenica mattina. Semplicemente abbiamo dato voce alle persone che necessitano di quella corsa e interpellato la giunta regionale. Si vede che il taglio praticato a fine del secolo scorso oggi per l’utenza non è più sostenibile. Così come francamente poco sostenibile trovo il cedimento nervoso del Presidente di Tiemme. Meglio si metta a un tavolino e provi ad ascoltare i territori e le loro esigenze di servizio, piuttosto che applicarsi in proclami sconclusionati da lesa maestà. Qui leso è solo il diritto delle persone a usare i mezzi pubblici tra Arezzo e Bettolle la domenica mattina».
Così il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti ribatte al Presidente di Tiemme Massimiliano Dindalini.
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