“Vedremo se la Lega vorra’ e sapra’ bloccare o almeno cambiare radicalmente il cosiddetto Decreto Dignita’, che e’ letale per chi lavora e per chi crea lavoro, per tutte le categorie produttive”. Silvio Berlusconi si rivolge a Matteo Salvini, in una lunga intervista al Giornale, in apertura. “Il decreto Dignita’ – dice – e’ la dimostrazione che Di Maio non conosce nulla del mondo del lavoro. Non avrei mai creduto, nell’ Italia del 2018, di trovarmi di fronte a idee che sembrano uscite dall’archivio polveroso della storia, dalla ideologia comunista fallita nel ‘900”. Berlusconi osserva che “un cambio di passo” in materia di immigrazione, e’ “necessario. Ma la linea della fermezza va applicata senza mai perdere di vista i principi di umanita’ che sono nella nostra cultura”. E ricorda anche, a proposito dell’ asse tra Italia, Austria e Germania sull’immigrazione, che “i nostri interessi, in materia di immigrazione, non e’ affatto scontato coincidano con quelli di paesi che pensano a bloccare la loro frontiera nazionale, piu’ che ad aiutarci a gestire quello che succede nella frontiera meridionale dell’Europa”. Il leader di Fi avverte quindi Salvini: “Continua a parlare e ad agire come se fosse in campagna elettorale. Governare e’ qualcosa di diverso: richiede di saper affrontare problemi complessi, con sobrieta’, concretezza, senso delle istituzioni”. Parlando infine dell’annuncio della sua candidatura alle elezioni europee, “ritengo che il vulnus alla democrazia che ha impedito per sei anni agli elettori di Forza Italia di votare per il loro leader vada assolutamente sanato”.
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