“La legge della Montagna, arrivata in Aula in zona cesarini, e approvata oggi in Consiglio regionale è di natura esclusivamente elettorale”. Ad affermarlo il capogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte Andrea Fluttero e il consigliere regionale Luca Bona.
Fluttero chiarisce: “Stiamo parlando di una legge che è stata approvata il penultimo Consiglio utile della legislatura. E’ palese che l’argomento non era centrale nell’agenda politica del centrosinistra ma che torna utile a poche settimane dal voto per andare a caccia di voti nelle vallate piemontesi. Basta dare peraltro un rapido sguardo all’impianto normativo per rendersene conto. Ancora una volta ci troviamo di fronte ad un eccesso di legislazione a fini propagandistici”.
Spiega Bona che è intervenuto durante la discussione della proposta di legge in Aula per Forza Italia: “Si tratta di un provvedimento al ribasso: partito con l’obiettivo di riformare complessivamente il sistema delle autonomie locali piemontese, ha visto stralciare i due terzi delle misure previste diventando una Legge solo nominativamente rivolta ai problemi della Montagna. Due le criticità più gravi: in primo luogo rimanda ad ulteriori attività legislative che di fatto la rendono su molti punti non operativa, aspettando che la futura Giunta regionale la metta realmente in moto. Secondariamente l’articolo 10 che prevede lo stanziamento di fondi penalizza i piccoli Comuni che sono quelli che in verità tengono in vita proprio le zone rurali. In base infatti ai criteri di assegnazione la maggioranza dei fondi andrà ai Comuni richiedenti o delle comunità montane insistenti su una maggiore superficie territoriale, o che hanno un gran numero di dipendenti. E’ chiaro quindi che i Comuni piccoli verranno tagliati fuori: una scelta sbagliata nel metodo e nel merito. Infine il finanziamento della Legge è slegato a flussi certi di entrate che lo rendano operativo autonomamente nel corso degli anni. Ogni anno sarà ostaggio del Consiglio regionale che dovrà stanziare nuovi fondi. E’ palese quindi che l’obiettivo della Giunta non è stato quello di legiferare a favore alla montagna e dei soggetti che quotidianamente la fanno diventare un centro di cultura e turismo. Il fine ultimo è vendere, come dimostrato nei comunicati stampa resi pubblici in queste ore dall’Ente, ancor prima che la Legge fosse approvata, un titolo uno slogan per gli elettori. I problemi però di queste aree, che coprono la maggior parte del nostro territorio, non sono stati per nulla affrontati”. Ad affermarlo in una nota il consigliere regionale di Forza Italia Luca Bona.
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