Dopo la serie di episodi di violenza da parte dei detenuti a danno degli Agenti di Polizia penitenziaria avvenuti nel carcere di Asti, il senatore di Forza Italia Massimo Berutti ha chiesto al Governo di illustrare in aula al Senato le azioni implementate a sostegno del personale di Polizia penitenziaria in forza nella casa di reclusione e più in generale nel sistema carcerario.
La risposta del Governo all’interrogazione del senatore Berutti ha evidenziato una presenza nel carcere di Asti di 216 detenuti, rispetto a una capienza regolamentare di 205 posti, con un indice di affollamento pari al 105,37 per cento, e un organico di 168 unità rispetto ad una previsione di 186, con una percentuale di scopertura complessiva pari al 9,7 per cento. Una carenza rispetto alla quale nel 2018 le unità di personale in forza al carcere di Asti sono state aumentate, ma non a sufficienza per raggiungere le 186 previste.
“Quello che si coglie – dichiara il senatore Berutti – è il fatto che qualche piccolo sforzo è stato fatto. Le criticità in termini di esubero di detenuti e di carenza di personale però rimangono. Abbiamo sentito – prosegue Berutti – grandi proclami in merito alla costruzione di nuovi carceri, ma sostanzialmente non si è visto nulla e il sistema nazionale è in grande deficit. Una sola iniezione di Polizia penitenziaria, pur sempre lodevole e ben accetta, non può dunque sopperire a una carenza strutturale. La necessità è di implementare un piano strategico a livello nazionale anche sulle carceri, ma la visione e i programmi strategici sono proprio quello che manca a questo Governo”.
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