“Un differimento necessario, e dovuto, quello sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio che slitta al 30 settembre 2020”, dichiara l’On. Roberto Pella accettando la riformulazione da parte del Governo di un emendamento a sua prima firma sostenuto dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani. “Alla luce del grave e persistente stato di incertezza in cui versa la finanza locale, una situazione sottolineata da centinaia di Sindaci e Assessori al bilancio che in questi giorni mi hanno contattato, si dà la possibilità agli Enti di programmare e gestire le risorse dei propri bilanci 2020 in un’ottica di garantire continuità ai servizi erogati ai cittadini. Sono soddisfatto che, almeno sotto questo profilo, gli 8.000 Sindaci d’Italia potranno dirsi ascoltati. Il Presidente Conte si é impegnato con i Sindaci a stanziare ulteriori 3 miliardi di euro nel mese di luglio, ai quali andranno sommati gli effetti del Decreto Semplificazioni: provvedimenti annunciati, ma ad oggi concreti come il fu dl aprile.”
E continua: “Inoltre, con un ulteriore emendamento da me presentato e approvato dalla Commissione Bilancio, é stato sospeso il periodo di impugnazione delle decisioni della Corte dei Conti in materia di piani di riequilibrio, evitando un gravoso insieme di adempimenti per gli Enti che potranno essere ripresi una volta superata l’emergenza in corso. Ringrazio la Viceministra Castelli per averlo accolto; spiace, invece, che la maggioranza non abbia accolto la richiesta di estendere la sospensione anche per gli enti in dissesto guidato, un emendamento fortemente voluto da Forza Italia e da ANCI. La norma proposta avrebbe permesso di assicurare la continuità gestionale degli enti in piano di riequilibrio che abbiamo riformulato il percorso di risanamento. Sappiamo tutti come le gravose e ripetute restrizioni di finanza pubblica dell’ultimo decennio abbiano pesantemente inciso sulla gestione dei piani di riequilibrio e nel comparto dei Comuni più in generale, e pertanto sarebbe stato opportuno oggi, più che mai, nel pieno di una emergenza economica e sociale, accettare anche questa seconda proposta.”
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