FIRENZE – Chiudere velocemente la discarica di Cava Fornace, e bonificare il sito. È quanto prevede una mozione, approvata oggi all’unanimità dal Consiglio regionale della Toscana. La discarica in questione insiste sui territori dei Comuni di Pietrasanta (Lu) e di Montignoso (Ms). “Si tratta di una vittoria di tutta la cittadinanza e del Comune di Pietrasanta, che per primo ha sollevato il problema da un punto di vista amministrativo – sottolinea il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia), tra i primi firmatari della mozione -. Il Comune aveva precisato la propria contrarietà sia all’inserimento di nuovi codici Cer, tra quelli conferibili presso l’impianto, sia all’aumento di potenzialità dello stesso; con nota del Vice Sindaco datata 6.2.2017 il Comune ha sostenuto la riapertura del procedimento di VIA chiesto anche dai comitati di cittadini contro la discarica di Cava Fornace, proprio per avere certezze sul sito e su tutta la filiera di conferimento dei rifiuti”.
Inoltre, “dal punto di vista della caratterizzazione geologica esistono pareri negativi e comunque di non conformità del sito – ricorda Stella -. Nel rapporto di ispezione Arpat si evidenziano alcuni parametri riguardanti solfati e cloruri che sono stati sforati, così come i valori del triclorometano che nei pozzi 5 e 10 ha superato la soglia di legge. Il gestore ha disatteso quanto previsto nell’autorizzazione, quasi ribaltando il rapporto tra i rifiuti conferibili, tanto che risulta che nel 2015 la percentuale conferita di materiali di amianto ha raggiunto il 56,62% contro un massimo consentito del 30%, fattore per il quale Arpat ha inviato informativa all’Autorità Giudiziaria”.
“Il Comune di Pietrasanta – dichiara l’ex vicesindaco Daniele Mazzoni – è sempre stato in prima fila per la lotta alla discarica, abbiamo preso una posizione ferma per la chiusura sia con una delibera di giunta che con una delibera di consiglio comunale, ma anche con l’azione giornaliera del sindaco Mallegni e del sottoscritto. Ho intrapreso una lotta senza quartiere alla discarica di Cava Fornace, culminata con la diffida alla Regione Toscana e con la preparazione dell’ordinanza di chiusura dell’impianto per la mancata esibizione delle fidejussioni. La lotta alla discarica non ha colori politici, e sono felice che il Consiglio regionale abbia approvato all’unanimità la mozione che chiede la chiusura del sito e la sua successiva bonifica”.
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