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Coronavirus, Pichetto (FI): collaboreremo ma tante cose non ci convincono

Il senatore Gilberto Pichetto

“Ora che il decreto ‘Cura Italia’ è stato assegnato alla Commissione Bilancio del Senato e che credo sarà unificato con i precedenti già presentati in Parlamento, non ci sottrarremo al dovere di contribuire con i nostri emendamenti a migliorare il testo che il governo ha varato. Condividiamo tanti interventi: più fondi sulla sanità, velocizzazione delle procedure, cassa in deroga generalizzata. Ma tante non ci convincono: dallo slittamento di soli quattro giorni per i versamenti di adempimenti tributari per le imprese anche medio piccole, alla confusa proroga termini non per tutti e non uguale per tutti. Più che altro, il salto nel buio dopo questi 25 miliardi, ben sapendo che non abbiamo, come Paese e con il debito pubblico che ci ritroviamo, la forza per generare autonomamente forti impatti come altri Stati annunciano”. Lo dichiara il capogruppo di Forza Italia in Commissione Bilancio al Senato, Gilberto Pichetto Fratin.

“La situazione italiana cambia dal punto di vista sanitario ed economico di giorno in giorno. Basti pensare che il governo Conte all’inizio riteneva di intervenire con 3,7 miliardi di euro ed ora, invece tutti si stanno rendendo conto che 25 miliardi non sono neanche sufficienti a tamponare le esigenze dell’immediato. Forza Italia con responsabilità ha collaborato partecipando con le proprie proposte alle prime azioni ed ha votato, unitamente alle altre opposizioni, lo scostamento di bilancio. Ma dobbiamo difendere il nostro sistema produttivo dalle scalate estere, dalla speculazione fallimentare e dalle guerre tra poveri che genererebbe il crollo dei consumi. È perciò fondamentale che a fianco delle misure emergenziali emanate con i vari decreti e che nei prossimi giorni valuteremo, e nel possibile correggeremo, l’Italia si faccia sentire e valere in sede di Unione europea: servono interventi non tradizionali. L’acquisto di titoli di stato da parte della Bce non è più la soluzione adeguata, non raggiunge nemmeno l’obbiettivo di contenere lo spread perché comunque esplode il debito pubblico. Non c’è inflazione, non è stata ottenuta con il QE. Ci sono tutte le condizioni per poter aumentare il circolante europeo di almeno 500 miliardi di euro con assegnazione agli Stati membri, senza obbligo di restituzione. Se gli Stati Uniti si apprestano ad una ‘Elicopter money’ distribuendo al popolo, l’Europa può farlo a favore degli stati”, conclude il senatore Pichetto.

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