“L’Agenzia delle Entrate, in un momento così difficile per imprese e cittadini, sembra più minacciare i contribuenti invece che tutelarli. Il Direttore Ruffini annuncia 8,5 milioni di cartelle dal 1 giugno, adducendo come scusa la revoca dei due anni di proroga per il termine degli accertamenti che inizialmente il Governo aveva concesso all’Agenzia e facendone intendere la richiesta di reintroduzione come un elemento a tutela dei contribuenti. Una richiesta che sa di presa in giro, celata dietro un non troppo convinto rammarico di dover procedere subito con gli accertamenti. Cosa non vera, poiché parliamo di accertamenti che sarebbero comunque andati in scadenza, la maggior parte dei quali al 31/12 su cui quindi non si comprende la necessità di procedere con la riscossione ancora ad emergenza in corso. La verità è che quella proroga di due anni è un bel regalo per l’Agenzia, in grande difficoltà nel processare tutti gli atti che ha in scadenza, nonostante le timide smentite in merito di Ruffini. Il Direttore non prenda in giro il Parlamento, e il Governo imponga all’Agenzia delle Entrate cautela e buon senso al posto di riscossioni coercitive.” Lo dichiara l’On. Claudia Porchietto, responsabile del Dipartimento Attività Produttive di Forza Italia, commentando l’audizione del Direttore Ernesto Ruffini in Commissione Finanze e Attività Produttive.
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