“Il grido d’allarme lanciato da Confartigianato Imprese Piemonte sulla situazione critica che stanno vivendo le attività di acconciatura ed estetica non può cadere nel vuoto. L’associazione aveva elaborato e presentato al Ministro dello Sviluppo Economico un piano dettagliato su come tornare a svolgere queste attività in sicurezza. Trovo sconcertante non solo che non sia stata accolta la loro richiesta, peraltro motivata anche dal numero crescente di operatori abusivi e irregolari che svolgono a domicilio la propria attività, ma che non abbiano neppure ricevuto una risposta dal Governo. E’ inaccettabile che il premier continui ad evitare il dialogo con i rappresentanti delle attività produttive: come si può pensare di costruire un post lockdown solido se non si concordano con gli operatori del settore le disposizioni migliori per far ripartire le loro attività. Non sarà certo la burocrazia a salvarci dalla recessione. Lancio ancora una volta un appello affinché Conte abbandoni l’epoca dei proclami e degli “editti”, abbiamo bisogno di un Governo che lavori insieme con tutti gli attori economici e sociali per evitare che la Fase 2 sia peggio della Fase 1. Non possiamo lasciare da soli tutte quelle persone che fino ad oggi hanno retto il paese pagando le tasse e dando lavoro ad altre centinaia di nostri concittadini”. Ad affermarlo in una nota il deputato di Forza Italia Claudia Porchietto, responsabile nazionale del Dipartimento Attività Produttive.
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