FIRENZE – “Da domani la Toscana sarà regione arancione, non ci si potrà più spostare tra i Comuni, bar, ristoranti e negozi chiudono. Una prospettiva che suscita una grande amarezza, con l’economia che precipiterà a livelli sempre più bassi, e con il rischio concreto che almeno il 30% delle attività commerciali non riapra più in futuro. Ci viene spontaneo chiederci cosa abbia fatto la Regione Toscana in questi mesi per scongiurare l’aumento di contagi: eppure poteva fare tanto, soprattutto sul fronte dei trasporti, e su quello sanitario, che sono le sue due principali competenze, ma non lo ha fatto”. Lo afferma il Presidente del Gruppo Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.
“Sul fronte del trasporto pubblico locale – sottolinea Stella – la Regione doveva mettere in pista più bus e pullman, come noi chiedevamo da mesi, anche utilizzando i bus turistici, potenziando le corse e lasciando gli autobus pieni solo a metà: uno dei modi migliori per ridurre il rischio di contagio. Invece, le nostre richieste non sono neanche state prese in considerazione. Per non parlare dei posti letto negli ospedali: si sapeva dalla primavera scorsa che in autunno ci sarebbe stata una ripresa del Covid, e nessuno ha mosso un dito per aumentare il numero di letti negli ospedali, con il risultato che adesso la Toscana è in affanno e deve inaugurare in tutta fretta nuovi padiglioni ospedalieri come il Creaf di Prato, senza però porsi il problema di come trovare nuovi medici e infermieri, che sono insufficienti, oltre che in parte anche loro contagiati. Lo stesso discorso vale per la carenza di posti nei reparti di terapia intensiva”.
“Si tratta di errori gravi, di incapacità di pianificare, eppure sapevamo da mesi che ci si sarebbe trovati in queste condizioni – denuncia Stella -. Ora, con il passaggio da zona gialla a zona arancione, le attività commerciali, già in difficoltà, ricevono una mazzata da cui rischiano di non rialzarsi più. Il PIL toscano nel 2020 segnerà un – 12%, e si calcola una perdita di 100.000 posti di lavoro, di cui almeno 29.000 in ambito turistico, gli altri nel settore di bar, ristoranti e indotto. Purtroppo il 70% dei ristoratori non ha avuto sconti sull’affitto del fondo, solo il 25% ha raggiunto un accordo e può beneficiare di una significativa riduzione del canone di locazione. Non possiamo stare a guardare, la Regione Toscana deve intervenire subito con aiuti a fondo perduto per le attività commerciali, una su tre quasi sicuramente non riaprirà più”.
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