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Crollo a Firenze, Mazzetti (FI): “Sul codice degli appalti una narrazione fuorviante”

 “Oggi è il giorno del lutto regionale: dobbiamo rispettare i morti e riflettere, ma anche ringraziare le Forze dell’Ordine e i Soccorritori intervenuti. Bisogna fare chiarezza sulla tragedia del crollo, in tribunale ma anche nel dibattito pubblico”. Lo afferma Erica Mazzetti, Deputato di Forza Italia e responsabile nazionale dipartimento lavori pubblici di FI, che poi spiega: “Il nuovo codice degli appalti pubblici, una delle riforme richieste per il Pnrr, non c’entra nulla con l’opera in questione, un cantiere privato, contrariamente a quanto viene fatto credere”. “Voglio chiarire subito – aggiunge Mazzetti – che in nessun articolo del nuovo codice è contenuta una qualsiasi disposizione che riduce i controlli sui materiali, le certificazioni sulle imprese in subappalto, i compiti del progettista come del direttore lavori”. “Condivido l’indignazione e la richiesta di giustizia per questa tragedia, come per tutte le altre avvenute negli anni, ma mi oppongo – rimarca Mazzetti – a questa narrazione sbagliata e fuorviante, portata avanti da una parte politica e sindacale e pompata sui media, secondo la quale i cantieri edili sarebbero una sorta di Far West, in mano a biechi speculatori senza scrupoli, che lucrano tagliando sui materiali e sfruttando manodopera irregolare. E poi, visto che ancora siamo un paese civile con uno Stato di diritto, la responsabilità è dei singoli”. “Non agiamo sull’onda del momento, riflettiamo, come da tempo stiamo facendo nel dipartimento lavori pubblici di Forza Italia per apportare dei correttivi al codice appalti lavori pubblici e valutiamo anche come migliorare le regole per i cantieri, senza fare di tutta l’erba un fascio”, è l’invito di Mazzetti che rivendica: “Non ci sto a far passare tutte le nostre imprese e tutti i professionisti come dei barbari o degli incapaci o dei collusi. Sono convinta del contrario e credo che si debba dire la verità, a tutela delle nostre imprese che agiscono, da sempre, ai massimi livelli nel mercato internazionale e la cui stragrande maggioranza lavora bene e con coscienza, cercando di muoversi con estrema fatica in una giungla di norme; proprio per questo, più volte ho proposto il Made in Italy nelle costruzioni in quanto eccellenza mondiale”. “Sicuramente, dobbiamo ragionare su molti fattori – riflette -: la qualifica delle aziende anche per lavori privati, l’unificazione di tutti i contratti, il potenziamento della sicurezza già in fase di progettazione, con adeguati costi, invece che solo in cantiere. Sono alcune delle proposte su cui stiamo lavorando”. “Il settore edile non è esente da problemi, siamo spesso lontani da uno standard di qualità dell’organizzazione e delle maestranze, che sarebbe necessaria stare al passo con i tempi, anche se negli anni tanto si è fatto e tanto altro potremmo fare ma di certo, per accompagnare il cambiamento in meglio, non serve parlare di nuove leggi, come proposto da alcuni colleghi e sindacati, per arrivare addirittura a proporre un “omicidio colposo in cantiere”, ma fare rispettare quelle esistente con controlli regolari: sicuramente chi sbaglia deve pagare ma non si può colpire un intero settore che è fondamentale in termini di Pil e posti di lavoro”, conclude Mazzetti.

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