Dichiarazione dell’on. Osvaldo Napoli, del direttivo di Forza Italia alla Camera: “A leggere certe agenzie sembra di essere entrati nella macchina del tempo e tornati agli anni ’60. All’epoca si discuteva sulla nazionalizzazione dell’energia elettrica, e i protagonisti di quella battaglia erano personaggi della statura di Riccardo Lombardi e Ugo La Malfa. Con il leader repubblicano che ammise qualche tempo dopo, con l’onestà intellettuale che tutti gli riconoscevano, che si trattò di un errore. Oggi invece abbiamo un comico e il suo attendente di campo a chiedere il ritorno nelle mani dello Stato della gestione delle rete autostradale. Si è cominciato con Alitalia, si vorrebbe proseguire con Autostrade in attesa di individuare altri settori. Di questo passo nessuno stupore se da qualche cilindro dovesse spuntare il coniglio delle Partecipazioni statali.
Il governo del cambiamento assume sempre più i contorni dell’esecutivo della “restaurazione”, con le pulsino dirigiste e stataliste che si rafforzano ogni giorno, strumentalizzando anche una vicenda tragica come il crollo del Ponte Morandi. Forza Italia non può che essere contraria a queste spinte che vorrebbero riportare indietro l’orologio della storia. Diverso il discorso di una correzione, anche profonda, sul piano delle liberalizzazioni per riparare a quella evidente stortura per cui si è passato dal monopolio pubblico a un monopolio privato soltanto sopra la testa del libero mercato e della concorrenza.
Dalla tragedia di Genova deve emergere, una volta accertate le responsabilità, gli errori e le eventuali emissioni, la necessità di ricostruire la procedura dei controlli per renderla insieme snella, rapida e penetrante e questa, sì, sempre in capo allo Stato. E prevedere, in presenza di omissioni o di violazione del contratto di servizio da parte del concessionario, sanzioni e penali fino a ipotizzare la sua esclusione dalla nuova gara di affidamento”.
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