Dichiarazione dell’on. Osvaldo Napoli, del direttivo di Forza Italia alla Camera: “Il giorno della tristezza e del dolore per la tragedia di Genova non è riuscito a cancellare fino in fondo le divisioni create dalla politica. Si è visto dal clima di tensione con cui sono stati salutati gli esponenti del governo e della politica, tra applausi e qualche contestazione. Immagini tristi che raccontano di un Paese la cui unità è seriamente messa a rischio dal desiderio di divisione che percorre la nuova politica.
Ai funerali di Stato per le vittime del crollo del Ponte Morandi, le parole del presidente Mattarella hanno dato una voce limpida all’ansia di giustizia, severa, rigorosa e tempestiva, per una tragedia che non doveva accadere. Così come nelle parole del cardinale Angelo Bagnasco si riconoscono i genovesi che non si arrendono, pronti a lottare come sempre.
La politica ha il dovere di suscitare la speranza, di guidare e di indirizzare verso il futuro, ma non può recuperare questo ruolo se prima non cessa di alimentare divisioni e rancori, risentimento e desiderio di giustizia sommaria. Per ricostruire quel Ponte occorre che la politica sappia prima ricostruire un ponte con la società, faccia scendere la temperatura di un giustizialismo che rischia di inquinare fino a distruggere uno spirito di coesione nazionale senza il quale non c’è futuro. Il governo deve aggiornare la sua agenza: reddito di cittadinanza, taglio delle tasse, legge Fornero. Ecco, se fino a oggi erano gli “italiani prima di tutto” da oggi la politica deve imporsi un altro compito: “prima di tutto l’Italia”. E su questo punto, come ha osservato giustamente il presidente Tajani, sarà difficile per l’Europa pronunciare un no”.
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