“E’ palese come il decreto Cura-Italia tra le tante lacune presenti, abbia quasi completamente scordato di dare risposta ai comparti dell’edilizia e della casa. Fin quando siamo noi dell’opposizione a dirlo, potrebbero passare come attacchi pretestuosi. Ma oggi il grido d’allarme è stato espresso anche da Confedilizia che ha definito ‘pessima cura’ quella proposta dal governo per quanto riguarda la casa e i locali commerciali. Posizione molto simile l’ha espressa Ance Torino che ha scritto al prefetto per esprimere le difficoltà oggettive che riscontra il settore edilizio vista la difficoltà di assicurare la distanza tra lavoratori, alla difficoltà di reperire dispositivi di protezione, alla criticità a veder garantiti gli approvvigionamenti dei materiali da parte dei subfornitori e infine al costo che si dovrebbe sostenere per adottare nuovi piani della sicurezza parametri all’emergenza coronavirus. E’ chiaro che il Governo, tranne il differimento del pagamento dei mutui, non ha tenuto in adeguato conto le esigenze legate al mondo della casa. In questo ambito il decreto è una tabula rasa e ci sarebbe da aggiungere interi articoli. E pensare che il Governo chiede giustamente agli italiani proprio di stare in casa e ai datori di lavoro di non licenziare nessuno. Ma come fa a pretendere che queste due cose si verifichino se non mette in sicurezza questo bene primario? Il Governo sconta un approccio ideologico dove i beni immobili sono ancora un lusso: l’attuale emergenza invece dovrebbe far capire a tutti gli attori politici che dobbiamo riscrivere le regole sulla tassazione degli immobili, e non solo per questo momento ma anche per il futuro. In sede di discussione proporrò degli emendamenti per cercare di venire incontro a tutti quegli operatori che stanno segnalando forti criticità: in primis i negozianti che sono costretti a pagare un Imu da capogiro senza più contare neppure sulla cedolare secca al 10%. Sarà poi da prevedere nuove norme per garantire la continuità della filiera edilizia se non vogliamo dare la botta di grazia ad un comparto che dava i primi segnali di ripresa dopo il tentativo di suicidio assistito di Monti con l’introduzione dell’Imu”. Ad affermarlo in una nota il deputato di Forza Italia Roberto Rosso, vicecoordinatore regionale degli azzurri in Piemonte e responsabile nazionale del Dipartimento Casa per il partito.
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