“Molti i temi trattati, come quello della prostituzione, incentratosi soprattutto sulla condizione delle donne migranti – spiega Vietina -. Anche in questo caso, ho voluto sottolineare che purtroppo il problema non riguarda solo alcune Città e non solo le donne migranti (gli esempi si riducevano esclusivamente a questi casi) come purtroppo tantissimi fatti di cronaca testimoniano. Per tutte le donne relegate ai margini della società e vittime di violenza occorre mettere in campo politiche strutturali di sostegno e di prevenzione. L’incontro è stato occasione anche per aprire una riflessione sulle differenze di genere, sul divario salariale tra uomo e donna, sulla ancora carente presenza della donna nei ruoli di vertice – dal 1975 a oggi soltanto 3 donne hanno preso parte ai Summit G7, contro 70 uomini -. Su questi aspetti ho chiesto un serio impegno all’Unione europea affinché intervenga anche con adeguate risorse economiche per consentire agli Stati membri di combattere la disparità sociale e l’ingiustizia economica che spesso non consente alla donna di raggiungere l’indipendenza”.
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