«Perché io posso andare a prendere un autobus ovunque e in qualunqe momento mi salti il ghiribizzo o mi si presenti la necessità, e invece una persona con problemi motori oppure in carrozzina invece deve prenotare assistenza 36 ore prima compilando moduli e contromoduli, con l’azienda che si riserva anche di rifiutare il servizio? Così si penalizzano fortemente i disabili. Come se non bastasse, le fermate omologate sono una rarità tanto che per alcune aree si segnala solo il capolinea del capoluogo di provincia. Ma qui a mio avviso bisogna superare la questione se le pensiline omologate siano poche, come sono, oppure tante: il punto vero è che tutte devono essere accessibili a tutti, e ritengo che i fondi Ue in arrivo debbano essere utilizzati anche per rendere veramente pubblico e universale un servizio di trasporto che al momento è per molti, ma non per tutti. E questo non è da paese civile»: l’affondo arriva dal Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti a seguito delle segnalazioni delle associazioni di disabili che lamentano le insufficienze sullo stato del servizio di trasporto erogato da CttNord a Lucca. Ma verificata la situazione lucchese, poi Marchetti si è incaponito a controllare negli altri territori.
«Scopro che la provincia di Lucca, dunque Versilia compresa, con le sue 84 fermate omologate non è nemmeno tra i territori messi peggio. Solo 3 infatti risultano dal sito Ctt Nord le fermate a misura di disabile a Massa, ovvero 2 a Marina e 1 in città. E se per Livorno e Pisa si indicano come accessibili i capolinea e basta, proprio nel Pisano a Castelfranco figurano nell’elenco aziendale 2 pensiline omologate. Un altro elenco di fermate attrezzate l’ho trovato poi solo per l’area comunale di Pistoia, dove ne conto 44 secondo dati aggiornati al 2015. Ora io – insiste Marchetti – voglio chiarire un punto, ed è che nessuna persona deve essere costretta ad andare col lanternino in cerca di una fermata adatta. Tutte le fermate devono essere adatte tanto a me quanto a chiunque altro, perché la mobilità è un diritto di tutti».
Marchetti analizza poi le modalità con cui un disabile può accedere ai bus: «Le varie carte dei servizi parlano chiaro – ripercorre il Capogruppo regionale di Forza Italia – imponendo procedure a dir poco vessatorie per chi si vuol spostare. Intanto l’aspirante fruitore è tenuto a prenotare con almeno 36 ore di anticipo rispetto alla data e ora prescelte, o compilando il form disponibile sul web o telefonicamente, con un disagio a cui si somma una compromissione totale della privacy e della libertà di movimento. Per di più, poi, ottenere il servizio non è garantito. CttNord ad esempio scrive che la richiesta verrà presa in carico e valutata, dopodiché il richiedente viene ricontattato per confermare o meno l’erogazione del servizio. Assurdo».
Secondo Marchetti: «Se io fossi una persona con mobilità ridotta mi sentirei talmente umiliato da una simile condizione che rinuncerei. Ciascuno di noi, domani, potrebbe trovarsi in situazione di mobilità ridotta banalmente fratturandosi una gamba. Capita. E domando: trovereste accettabile una trafila del genere? Io no. Alla sinistra di governo regionale che sin qui non ha saputo incidere lasciando indietro le persone dico: andate a casa, lasciate governare Forza Italia e il centrodestra. Potrete riprenotare il vostro strapuntino 36 mesi prima delle regionali che si terranno tra cinque anni. Vi ricontatteremo per dirvi se accettiamo o no di concedervelo».
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