Imola – “Occorre fare luce sulla situazione degli accantonamenti per la copertura finale della discarica Tre Monti di Imola e per il post esercizio. Nei giorni scorsi alcune associazioni, nel corso di una conferenza stampa, avevano infatti posto il tema della presunta mancanza di fondi disponibili per i lotti 1 e 2 – chiusi nel 2011 e che per legge devono essere monitorati e gestiti fino al 2041 con una cifra che si aggira intorno ai 700mila euro annui – mentre per il lotto 3 si era acceso un botta e risposta anche con Hera e Atersir”. A sollecitare un chiarimento da parte della Regione Emilia-Romagna sono il neodeputato di FI Galeazzo Bignami e il capogruppo uscente in consiglio comunale Nicolas Vacchi.
“Sul tema della discarica la battaglia di Forza Italia non si è mai fermata evidenziando in tutte le sedi ogni criticità emersa – prosegue Vacchi -. Solo questo pressing e l’azione dei tanti cittadini e associazioni ha permesso in questi mesi una attenzione costante su questa problematica che, anche in questa campagna elettorale, sono certo si rivelerà centrale”.
Hera, in particolare, aveva replicato che per il lotto 1 e 2 era stato effettuato un “riaccertamento della consistenza e coerenza dei fondi del 2016” mentre per il lotto 3 si restava “fiduciosamente in attesa dell’esito dell’appello al Consiglio di Stato” (volto a chiedere la riapertura della discarica ora ferma a seguito della sentenza del TAR che di fatto ha stoppato la sopraelevazione).
Atersir invece aveva risposto che “i dati disponibili evidenziano un fondo da oltre un milione accantonato per i lotti 1 e 2” mentre per il lotto 3 “quando entrerà in fase di gestione post operativa sarà coperto dal relativo fondo di accantonato e, a esaurimento, sarà integrato del prelievo in tariffa a norma di legge”.
“A fronte di questi botta e risposta sulla stampa è necessario che la Regione e Atersir chiariscano ufficialmente la questione – spiega Bignami -. In particolare va formalmente specificato quale sia attualmente l’importo accantonato per i lotti 1 e 2 e se, per il lotto 3, questi accantonamenti dipendano effettivamente dall’esito dell’appello al Consiglio di Stato. Alla luce di tali risposte valuteremo ulteriori azioni”.
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