“Dalla lettura del testo, finalmente definitivo, del cosiddetto Decreto Rilancio apprendiamo che con l’articolo 25 il Governo Conte ha disposto l’esclusione di tutti i professionisti iscritti agli ordini e ai collegi dai contributi a fondo perduto, previsti per gli autonomi e per le imprese che nel mese di aprile di quest’anno abbiano registrato un calo superiore a un terzo del fatturato rispetto allo stesso mese del 2019. Perché la sinistra vuole punire una categoria che conta 2,3 milioni di lavoratori, che hanno peraltro svolto un ruolo di cruciale utilità in questi mesi, accompagnando cittadini e aziende nella quantomai complessa burocrazia che continua a caratterizzare il rapporto dei cittadini e delle imprese con lo Stato? Un ruolo riconosciuto dallo stesso Governo, che quando ne ha avuto bisogno ha incluso i professionisti nelle “categorie essenziali”. Essenziali solo finché servono a quanto pare. È inaccettabile privare di un aiuto concreto una tra le fasce più colpite da questa crisi, già penalizzata fortemente nel corso della quarantena con misure di supporto irrisorie”. Lo dichiarano in una nota i deputati azzurri Claudia Porchietto responsabile del Dipartimento Attività Produttive di Forza Italia e Carlo Giacometto, responsabile del dipartimento Bilancio e Finanze in Piemonte. “Già in occasione del Cura Italia il mondo dei professionisti era stato trattato con disparità: oggi lo schema si ripete. Non si tratta di favorire i professionisti, ma di riconoscere e rispettare il loro lavoro. Auspichiamo che al Governo si rendano conto che esistono migliaia di studi professionali che hanno importanti ricadute occupazionali sui propri territori, e che si provveda ad eliminare questa esclusione, quanto mai errata nel principio e scorretta nella sua applicazione”.
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