“Il Governo deve correggere il decreto nella parte riguardante il superbonus (eco e sisma), implementando le soglie di spesa er includendo anche le seconde case così come proposto da Confedilizia. La decisione di includere esclusivamente le prime case non ha un senso logico da qualsiasi parte la si guardi, a meno di non parametrare qualsiasi decisione all’equazione ideologica seconda casa uguale ricchi. Il superbonus, che non mi stancherò mai di ripeterlo, era stato suggerito da Forza Italia al premier Conte, serve per movimentare risorse a favore del comparto edile, convincendo i privati che hanno immediate disponibilità di liquidità a spendere invece di tenere in banca i soldi. Escludere le seconde case è quindi un assurdo: perché limitare l’utilizzo della misura proprio ai cittadini che hanno più disponibilità per attivarla dando più lavoro alle imprese e creando più occupazione ? Altra scelta incomprensibile è la questione del superbonus sisma. Nella zona Appenninica sono tantissime le seconde case oggi inagibili. Se si voleva dare una risposta reale ai danneggiati dal terremoto bisognava includere anche tutte le seconde abitazioni in modo da far rinascere i Comuni di quelle zone. Ancora una volta assistiamo ad un decreto che tocca tutti i temi per titoli e con approccio ideologico ma che non ha visto il Governo sforzarsi di calare nella realtà le sue misure per comprendere quali conseguenze porterà all’economia. Lanciamo un appello: Conte, ripensa il superbonus in modo da dare veramente lavoro ad imprese e famiglie. Se il premier vuole poi fare una rivoluzione epocale, come aveva promesso presentando il superbonus alla stampa, implementi le soglie di spesa che invece sono rimaste uguali a prima dello scoppio della pandemia. E’ il momento di misure straordinarie“. Ad affermarlo in una nota il deputato di Forza Italia Roberto Rosso, responsabile nazionale del Dipartimento Casa.
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