“Neppure la notte ha portato consiglio al Governo nazionale. Sono esterrefatto nel leggere come il dpcm firmato dal presidente Conte sia rimasto fermo alla bozza più coercitiva verso il mondo che produce. La maggioranza giallorossa, terrorizzata da un aumento dei contagi purtroppo figlio di mesi trascorsi a parlare del nulla, oggi non trova nulla di meglio da fare che mettere in pratica un nuovo lockdown, travestito da coprifuoco. Fa sorridere sentire Conte&compagni nuovamente parlare che ‘verrà ristorato tutto’ a chi deve chiudere le proprie attività. Ci sono cittadini che aspettano ancora la cassa integrazione del primo stop da covid, figuriamoci che credibilità hanno oggi queste promesse. Peraltro che cosa intende ristorare il Governo? Vuole ridare i famosi 600 euro, un reddito di cittadinanza rivisto al ribasso, sempre chiedendo il regolare pagamento delle tasse? Conte sta decretando l’eutanasia dell’Italia e lo fa per coprire spudoratamente tutto quanto non fatto in questi mesi: dall’attivazione delle risorse del MES per rimettere in piedi il nostro sistema sanitario, per riparametrarlo in ottica di seconda ondata, per stabilizzare le nuove assunzioni in campo medico avvenute durante la pandemia; fino ad un potenziamento serio del nostro trasporto pubblico. Lancio un appello di buon senso: si apra con senso di umiltà un confronto serio con le opposizioni e si studino insieme le misure migliori per evitare il collasso del nostro sistema produttivo e il crollo della tenuta sociale della nostra comunità. Ora la ideologia sta a zero, contano solo i fatti”. Ad affermarlo in una nota il deputato di Forza Italia Paolo Zangrillo, capogruppo in Commissione Lavoro a Montecitorio e coordinatore regionale degli azzurri in Piemonte.
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