“Anche a noi piemontesi, che respiriamo con tutta la pianura padana una delle peggiori arie d’Europa, interessa ridurre l’inquinamento, ma servono misure serie e razionali e non d’immagine, dannose e senza sostanza”. Ad affermarlo il capogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte e responsabile regionale del Dipartimento Ambiente per gli azzurri Andrea Fluttero.
In Italia circolano 37 milioni di autovetture, di cui oltre la metà “vecchie” (7,5 milioni euro 0,1,2 e 11,5 milioni euro 3). I restanti 18 milioni sono più recenti e meno inquinanti (euro 4, 5 e 6).
Spiega Fluttero: “Premesso che l’inquinamento dell’aria da Pm10 e Pm2,5 (micropolveri) è attribuibile ai motori degli autoveicoli per circa il 15-20 % mentre un restante 5-10% è prodotto dai freni e dal rotolamento dei pneumatici si tratta di decidere come agire in modo razionale per ridurre questo 15-20% di emissioni. Ovviamente occorre anche agire sulle altre sorgenti di inquinamento atmosferico come il riscaldamento, il trasporto pubblico e commerciale, l’agricoltura”.
“La soluzione proposta dal Governo è però irrazionale e dannosa – dichiara il responsabile regionale di Forza Italia per il Dipartimento Ambiente – perché le auto elettriche sono ancora molto costose e poco performanti in termini di autonomia. Promuoverne l’acquisto, come proposto dal Governo, avrebbe come risultato che pochi cittadini ricchi potrebbero comprare una costosa auto elettrica (come seconda o terza auto visti i limiti di autonomia) beneficiando di un contributo pagato dai cittadini meno abbienti che dovessero cambiare la loro vecchia auto. Questa tassa sulle auto non elettriche ovviamente frenerebbe le vendite di auto di fascia medio bassa euro 6 e continuerebbero a circolare milioni di vecchie auto inquinanti. La soluzione più razionale invece dovrebbe essere l’incentivazione della vendita di moderne auto di fascia medio bassa benzina, gasolio, Gpl e metano ma euro 6 che dovrebbero andare a sostituire gran parte de i 19 milioni di vecchie auto ante euro 4”.
Conclude Fluttero “Le risorse potrebbero essere ottenute con un prelievo sulle fonti energetiche che emettono maggiori quantità di micropolveri per renderle meno vantaggiose oppure sulle auto di lusso in quanto è evidente che chi compra un’auto che costa oltre 40 o 50 mila euro non ha problemi a pagarla un po’ di più. In questo modo avremmo uno straordinario effetto positivo sotto molti aspetti. Ambientale con milioni di vecchie auto inquinanti sostituite da quelle euro 6 molto meno inquinanti. Di sicurezza stradale con un parco circolante aggiornato e dotato dei nuovi e moderni sistemi di sicurezza attiva e passiva. Economico con un forte impulso alle aziende di produzione auto e di componentistica con le aziende italiane leader di settore, di vendita per i concessionari, di economia circolare con un aumento della demolizione di milioni di auto e di lavoro connesso al loro riciclo”.
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