Sul caso rimborsopoli Di Maio mente sapendo di mentire. Infatti, allontanare le mele marce non è così semplice come vuole farci credere. Continua a ripetere che chi sbaglia è fuori dal movimento ma la verità è un’altra. La possibilità che gli scrocconi dei falsi rimborsi vengano eletti, nonostante il veto del loro leader, esiste eccome e bisogna farci i conti. Il regolamento della Camera su questo è molto chiaro e prevede che, in caso di dimissioni di un deputato, sia l’Aula in maggioranza ad approvarle.
Vorrei ricordare a questo proposito la vicenda del senatore ex pentastellato Giuseppe Vacciano a cui per ben 5 volte furono respinte le dimissioni. Insomma, rischiamo di ritrovarci in Parlamento una lunga lista di impresentabili su cui i moralizzatori della politica come Di Maio hanno costruito la loro credibilità, e anche di non liberarcene mai.
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