“Qualcuno grida all’inciucio sulla questione Finpiemonte? Non ci risulta: l’unico inciucio che esiste da tempo é il Chiappendino. La nostra astensione al documento dei grillini ha affossato esclusivamente il protagonismo di una forza politica che ama sostituirsi ai giudici invece di fare politica”. Ad affermarlo Andrea Fluttero e Andrea Tronzano, rispettivamente capogruppo e vicecapogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte in risposta al Movimento Cinque Stelle che in mattinata si é scagliato contro la decisione di Forza Italia di non cavalcare la loro proposta di attivare una Commissione d’Inchiesta, preferendo la via di una Commissione d’indagine inserita nei lavori della I Commissione.
Spiega il vice capogruppo di Forza Italia, Tronzano: “Non cerchiamo capri espiatori, lo scopo della nostra richiesta di approfondimenti è aiutare Finpiemonte a ritornare ad essere una società a supporto della programmazione a favore delle imprese piemontesi. In questo senso abbiamo bisogno di lavorare a livello conoscitivo. Abbiamo fiducia che la magistratura farà il suo corso, facendo pagare chiunque abbia responsabilità amministrative e politiche. Siamo stati i primi a chiedere chiarezza e continueremo a pretenderla a tutela dei piemontesi. Fa sorridere che il Movimento Cinque Stelle applichi la politica dei due forni: a Torino non ha accettato la richiesta delle opposizioni di una Commissione d’Inchiesta sui fatti di piazza San Carlo, ora si straccia le vesti se in Regione non l’ottiene su Finpiemonte”.
“Il Piemonte non ha bisogno di Tribunali del Popolo – conclude il presidente di Forza Italia in Regione Piemonte Fluttero – ha invece la necessità impellente di conoscere ed approfondire i regolamenti operativi della banca Finpiemonte in termini di Risk Managing e Compliance per verificare le eventuali lacune che hanno permesso che qualcuno potesse violare la legge appropriandosi di fondi della nostra finanziaria. Partendo da questo presupposto non penso che la Commissione d’Indagine sia meno efficace di quella d’Inchiesta. Noi vogliamo in tempi rapidi trovare i correttivi e capire se ci sono responsabilità politiche e amministrative e quindi guardiamo al fine non al mezzo”.
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