«Dal centro alla periferia, la sicurezza urbana di Firenze è ormai fuori controllo e la notte da incubo patita dal proprietario del Gran Caffè San Marco che prima è stato razziato nel suo locale in pieno centro, e poi aggredito sotto casa in zona San Jacopino lo dimostra in maniera choccante. Che fine ha fatto il vigile di quartiere promesso dal sindaco di Firenze? E perché non si passa dalle parole ai fatti organizzando corsi di autodifesa, aumentando l’illuminazione stradale e implementando la rete di impianti di videosorveglianza? Basta spot, la situazione è allo sbando»: a parlare così il Vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana Marco Stella (Fi) e la rappresentante di Forza Italia nel Quartiere 1 di Firenze Roberta Pieraccioni che questa mattina si sono recati personalmente ad incontrare Gualserio Zamperini.
«Zamperini è titolare del Gran Caffè San Marco e l’altra notte si è visto prima svaligiare il locale storico – riassumono Stella e Pieraccioni – poi, all’alba, aggredito e derubato mentre usciva da casa sua in zona San Jacopino. E’ stata per lui una nottata da arancia meccanica, purtroppo la stessa che ciascuno di noi rischia quotidianamente. Questo episodio, tuttavia, dimostra un’escalation preoccupante nelle attività criminose in area urbana. Bisogna che Pd e sinistre la finiscano con gli annunci spot e si rimbocchino seriamente le maniche».
Dito puntato sull’amministrazione cittadina, sulla giunta di Palazzo Vecchio e sul sindaco Dario Nardella: «Da quant’è che si parla di vigile di quartiere? Che fine ha fatto il progetto? Cosa si aspetta ad attivarlo? Che i fiorentini si trovino a doversi organizzare da soli per difendersi in città oppure chinino il capo rassegnandosi al rischio della loro stessa incolumità? Non è giusto. Il primo cittadino ha il dovere di muoversi per garantire sicurezza alla comunità dei suoi amministrati mantenendo le promesse fatte in campagna elettorale e ancora prima. Basta annunci che si risolvono in parole pinocchiesche: è il tempo dei fatti. Anzi: è già tardi».
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