«L’appoggio annunciato da parte dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Firenze e Pistoia ad eventuali candidati che intendessero ricorrere contro il concorso Estar e le sue modalità di formulazione e svolgimento è proprio quel che prevedevamo sarebbe accaduto due mesi fa, quando abbiamo segnalato che le prove scritte erano state fotografate in sede d’esame, diffuse attraverso i social e che comunque non era stato rispettato il divieto previsto nell’atto di indizione delle prove a utilizzare dispositivi elettronici. Estar si è arroccato sull’aver fatto tutto il possibile, e ora si rischia l’effetto valanga sui ricorsi, con probabile paralisi dell’estensione delle graduatorie e di tutto il resto delle procedure. Alcuni ricorsi, per altro, sono già stati avanzati al Tar della Toscana. Ecco. Con un pochina più di avvedutezza da parte di Regione ed Estar quando era il momento di averne, ovvero quando l’ho chiesta io stesso, si sarebbe potuto evitare e oggi bene fa Opi FiPt a sostenere i suoi professionisti»: a parlare così è il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti commentando la notizia, comparsa sulle agenzie di stampa, della lettera con cui l’Ordine delle professioni infermieristiche (Opi) di Firenze e Pistoia ha annunciato ad Estar di essere pronto a sostenere gli infermieri esclusi dal concorso Estar che decideranno di fare ricorso.
«Le prove scritta e pratica del concorso, che ha visto coinvolti 8mila candidati circa – richiama Marchetti – si sono svolte il 7 e l’8 novembre 2019 presso il Centro Fiere di Arezzo in quattro sessioni in tutto. Opi afferma di aver riscontrato irregolarità tra cui appunto l’utilizzo dei dispositivi elettronici in sede di prova. Noi lo segnalammo subito, e su questo presentai un’interrogazione chiedendo alla Regione di indirizzare Estar a una revisione di buon senso delle procedure evidentemente viziate, anche in autotutela ovvero per evitare la valanga di ricorsi. A questa richiesta di scendere a patti col buon senso, Estar ha risposto arroccandosi su quanti sorveglianti aveva impiegato e come. L’assessore Saccardi invece asserì che in un concorso di così vasta portata “ci sta che” qualcosa sia sfuggito. E invece non ci sta. Qui gli organizzatori non sono stati capaci di fare percorso netto».
«Oggi anche l’Ordine degli infermieri ci conforta nella nostra tesi – incalza Marchetti – supportata anche dagli esiti singolarmente dispari delle diverse sessioni di prova e dalla qualità dei quesiti, fatto che già a suo tempo mi venne segnalato ma su cui decisi di non scendere per incompetenza sulla materia. Ma l’Ordine sì che è competente, e i profili di dubitabilità che solleva sono molteplici e vari. Tutti concordanti, però, nell’indicare la necessità di una revisione su una procedura concorsuale che mette a disposizione sì 2 posti subito, ma poi deve dar vita a una graduatoria triennale di attingimento per tutte le aziende sanitarie della Toscana. E nelle corsie sanno bene quanta fame di personale infermieristico ci sia attualmente. Da parte di Regione ed Estar aver lasciato che si dovesse giungere alla stagione dei ricorsi è stato improvvido e arrogante. Del resto però i candidati hanno diritto a esigere equità e regolarità nelle procedure oltre che nella formulazione dei quesiti».
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