«Rossi toglie le mascherine Ffp3 a pronto soccorso e 118: non va bene, guardia troppo bassa per chi è sempre esposto non foss’altro che agli asintomatici. Si rischia il disastro, con nuovi focolai tra i preziosi sanitari che si ritrovano a volare come acrobati senza rete»: l’affondo arriva dai vertici regionali di Forza Italia on. Stefano Mugnai (Coordinatore regionale) e Maurizio Marchetti (Capogruppo in Consiglio regionale) a seguito della denuncia del sindacato infermieristico Nursind circa la modulazione dei livelli di dispositivi di protezione individuale (Dpi) definita rigidamente dal governatore toscano Enrico Rossi con ordinanza 18 del 25 marzo scorso.
«Nell’allegato A l’ordinanza parla chiaro», leggono Mugnai e Marchetti. «Ffp3 solo, c’è scritto proprio “solo” nelle terapie intensive. Mascherine CE, Ffp1 e Ffp2 “solo” nei reparti covid, pronto soccorso e laboratori. Nei reparti no-covid le mascherine in tessuto non tessuto dette Toscana 1. Nel resto delle aree a minor rischio vanno le Montrasio e le Toscana 2. Ma per i pronto soccorso e il 118, ovvero per chi si trova a prendere in carico i malati in prima battuta, serve protezione massima. Chi opera nell’emergenza-urgenza non sa mai chi si troverà davanti l’attimo successivo: positivo? Asintomatico? Chissà… senza le mascherine a massima protezione diventa una roulette russa, e su questo non possiamo che dar ragione alle osservazioni mosse dal sindacato infermieristico».
«Nei presupposti del suo atto – concludono Mugnai e Marchetti – Rossi afferma la difficoltà di reperimento sul mercato delle mascherine ad alta protezione. Pur sia, ma arriveranno. Si riveda l’ordinanza stabilendo che le mascherine Ffp3 siano distribuite prioritariamente alle terapie intensive e poi a pronto soccorso, 118 e tutto il personale che fa presa in carico dei pazienti prima che vengano tamponati. Altrimenti il rischio di infezione per questo personale sarà davvero troppo elevato».
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