«E’ passato un anno da quando la Regione elaborò e approvò la graduatoria di 514 scuole i cui progetti di riqualificazione venivano ammessi a finanziamento attraverso i mutui della Banca europea degli investimenti, Bei, per un fabbisogno economico di 1.029.069.628,50 euro. L’enfasi di quell’annuncio che faceva parere quei soldi quasi come in pronto uso, si infrange oggi con la triste realtà: di mutui nemmeno l’ombra. Anzi: nemmeno l’ombra dell’ombra dello schema per contrarli, e zero capacità della Regione Toscana, pur coordinatrice del settore scuola a livello nazionale, di incidere sullo stallo ministeriale. Più che all’anno zero, qui siamo all’anno meno uno»: la notizia arriva dal Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti.
A lui lo stato dell’arte sulle operazioni di riqualificazione di 514 scuole toscane, avviate con bando esattamente un anno fa, lo ha restituito una fonte più che autorevole: «E’ la giunta regionale che mi scrive di non essere ancora a nulla, e lo fa – racconta Marchetti – rispondendo a una mia interrogazione in cui chiedevo il punto della situazione».
Sul non avanzamento dei finanziamenti autorizzati la Regione è assai chiara: «Il Decreto [quello ministeriale 87/2019 con cui si autorizzavano le regioni all’utilizzo dei contributi relativi all’annualità 2018, ndr] prevede che il perfezionamento delle operazioni in esso previste avvenga – si legge nella nota di risposta firmata dall’assessore regionale Cristina Grieco – mediante la stipula di un contratto di mutuo che le Regioni devono stipolare con Cassa Depositi e Prestiti sulla base di uno schema tipo, il quale deve essere sottoposto al preventivo nulla osta del Ministero dell’economia e delle finanze da parte del Miur».
Ecco, è tutto fermo ancora lì: «Ad oggi – scrive la Regione a Marchetti – detto schema tipo di contratto di mutuo non ha ancora ricevuto il nulla osta del Ministero dell’economia e delle finanze». Non è dato prevedere quando la situazione si sbloccherà, e intanto le Regioni non posso stipulare alcunché: «Per quanto sopra esposto – conclude la giunta – è pertanto difficile prevedere la tempistica per l’effettiva entrata nella disponibilità […] del contributo assegnato».
Marchetti incalza: «La Regione Toscana è coordinatrice nazionale in materia di edilizia scolastica – sottolinea – ma non riesce a incidere nello sblocco della situazione lasciando tutto all’inerzia degli annunci di un anno fa e per ancora chissà quanto tempo».
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