«Scandaloso che l’Aeroporto di Firenze intenda stangare i tassisti che erogano servizio pubblico a tariffa calmierata e che sistematicamente vengono trattati da Cenerentole del sistema di servizio di trasporti in una città che nega loro corsie preferenziali e ogni forma di agevolazione del servizio. Chiedo immediatamente che le società dei taxi vengano convocate e ascoltate in Commissione regionale sviluppo economico»: biasimo netto, da parte del Consigliere regionale di Forza Italia Marco Stella (Vicepresidente dell’Assemblea toscana) sull’idea di Toscana Aeroporti di assoggettare i tassisti fiorentini al canone di 50mila euro annui per la sosta negli spazi attesa dei passeggeri in arrivo allo scalo.
«Sono sconcertato. Noi come sempre siamo dalla parte dei tassisti e di chi col suo lavoro tenta di contribuire al benessere collettivo. E questo sistema proprio non va. Sono solo tre gli aeroporti italiani in cui i tassisti sono soggetti al pagamento di un canone. In Toscana – sottolinea Stella – presso lo scalo Galilei di Pisa ciò non accade. Non si vede perché a Firenze, dove Toscana Aeroporti fa un utile netto di oltre 13 milioni di euro, si debba intraprendere una via vessatoria per operatori del trasporto che lavorano con tariffa imposta dal Comune e regolamentata».
Ma il male tariffario non è il solo patito dai taxi: «I tassisti – incalza il Vicepresidente del Consiglio regionale – a Firenze sono già penalizzati dalla mancanza di una corsia preferenziale d’accesso allo scalo. Non solo: sono genericamente rallentati nel loro lavoro in tutta l’area urbana dalla carenza cronica di corsie preferenziali dedicate. Va da sé: questo va a detrimento dei tassisti, certo, ma anche di chi viaggia a bordo dei loro mezzi. E ora si va a scaricare su di loro anche un canone per esercitare il loro pubblico servizio e addirittura il costo dei lavori straordinari? Tutto questo è inaccettabile».
Stella sa che fare: «Ho già dato mandato ai miei uffici – annuncia – di inoltrare richiesta di convocazione e audizione dei rappresentanti delle società di taxi operanti a Firenze in Commissione regionale sviluppo economico, di cui faccio parte. Non escludo di voler estendere la campagna d’ascolto, così che si sappia con quanta rigidità il Comune di Firenze tratti i suoi tassisti rispetto ad altre realtà comunali. Non è giusto e intendo battermi a oltranza al fianco dei taxi fiorentini».
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