«Certezze sul futuro della maternità, cronoprogramma degli interventi di ripristino di condizioni decorose negli ambienti di cura e degenza, dettaglio su come e se sono stati spesi gli investimenti promessi prima con il piano di riqualificazione del 2007, poi con il Circuito della Salute del 2017, per altro tutte operazioni annunciate a pochi mesi da tornate elettorali che coinvolgevano anche comuni del Mugello. Così è una presa di giro per le persone, e anche per i nuovi cittadini che si trovano a nascere tra la ruggine»: è in sostanza questo ciò che il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti chiede alla giunta regionale con un’interrogazione a risposta scritta appena depositata e innescata dal carente stato strutturale ricostruito dalle cronache locali e attraverso segnalazioni dei cittadini della zona.
L’ospedale di Borgo San Lorenzo diventa quindi adesso un caso regionale: «Proprio così», spiega l’esponente regionale di Forza Italia. «Sono pronto a farne un caso in senso materiale, perché che in una regione civile come è la Toscana ospedali privi di climatizzazione e zanzariere, con infissi che lasciano passare freddo e caldo favorendo l’ammalarsi, più che il guarire, e addirittura la ruggine nei bagni non è una situazione accettabile. E il caso voglio che sia anche politico, perché nella mia ricognizione ho trovato annunci per investimenti milionari sia nel 2007 proprio per la riqualificazione dell’ospedale, e guarda caso a primavera 2008 Marradi andava al voto, sia nel 2017 entro un’operazione d’area che però avrebbe dovuto avere come nodo di partenza e centrale l’ospedale borghigiano, e anche in quel caso nella primavera 2018 Marradi andava al voto».
Le cifre sugli investimenti annunciati non erano spiccioli: «Nel 2007 si parlò di 13 milioni e mezzo di euro per l’ospedale, e nel 2017 – illustra Marchetti – di quasi 32 milioni di euro. Che fine hanno fatto quei soldi? Quali interventi sono stati effettuati e quali sono ancora da realizzare, e con quali tempi, progetti, pianificazioni? Fuori le carte e i dati, basta prendere in giro la popolazione». Anche sul dubbio che il Mugello si veda sfilar via la maternità Marchetti incide: «Ho chiesto i dati sui parti, col dettaglio sui cesarei, dal 2013, ovvero prima della riforma sanitaria Rossi-Saccardi, ad oggi. E le prospettive per l’attività. Sono proprio curioso, resto in attesa». Attesa che dovrà esaurirsi, da regolamento, nel giro di 60 giorni con risposta scritta.
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