«Intervenire oggi per salvare il domani dell’olivicoltura toscana. Come? Attraverso una deroga ai divieti imposti dall’epidemia da covid-19 che consenta ai piccoli olivicoltori di procedere alle necessarie potature e concimazioni negli uliveti privati. Altrimenti saltano i raccolti e quindi la filiera dei nostri pregiati olii». L’appello arriva dal Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti il cui intento è quello di assicurare la tenuta della filiera dell’olio toscano.
«L’emergenza sanitaria è la trincea avanzata – afferma – ma non è l’unica. Quelle che oggi appaiono retrovie, saranno le prime linee di domani. Tra queste l’olivicoltura, per la quale chiedo alla Regione una deroga che consenta di lavorare negli uliveti privati a potature, concimature e opere manutentive di base per piante e terreni. Altrimenti salta la stagione del raccolto. Non è giusto. Le piccole realtà private – prosegue Marchetti – formano tutte insieme delle filiere consistenti. Qui è possibile lavorare applicando ogni accortezza igienico-sanitaria che garantisca distanziamento, già le piante sono distanziate, e prevenzione dai contagi».
La questione non è solo agricolo-alimentare: «L’olivicoltura caratterizza il paesaggio toscano e ne è un attrattore. Lo riconosce la stessa Regione Toscana che nel portale VisitTuscany dedica un itinerario specifico alle città dell’olio. Con una deroga da rilasciare dietro rassicurazioni di perfetta sicurezza del lavoro – sottolinea Marchetti – la Regione può e deve mettere al riparo dalle ripercussioni della pandemia questa importante filiera produttiva tanto tipica di tutti i nostri territori, da Lucca a Firenze, da Siena a Grosseto e ad Arezzo, da Livorno a Pisa e via frangendo. La Toscana produce oro verde. I nostri extravergini vantano il marchio Igp. Tutelare la produzione è un dovere e una priorità».
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