Là in mezzo al mar, non camin che fumano ma l’avanguardistica piattaforma messa a punto da un team con Eni capofila e prima al mondo nella generazione elettrica integrata da moto ondoso e fotovoltaico: è quanto chiede alla Regione Toscana per i mari toscani il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti. «L’impianto, già attivo dallo scorso marzo nell’offshore di Ravenna, verrà inaugurato nei prossimi giorni in via ufficiale ma è un prototipo assai interessante sotto il profilo dell’attingimento energetico da fonti rinnovabili. La Regione Toscana se ne riempie la bocca in maniera precettuale, ma poi quando si tratta delle attuazioni resta evidentemente un passo indietro. E allora, ecco la mia mozione perché invece ci si proietti in avanti e verso il futuro, candidandosi per esportare anche in Toscana l’esperienza ravennate».
Il sistema impiantistico a cui si riferisce Marchetti è, si legge nella mozione, «la piattaforma Intertial Sea Wave Energy Converter (ISWEC), primo impianto al mondo di generazione elettrica integrata da moto ondoso e fotovoltaico realizzato da ENI insieme al Politecnico di Torino e al suo spin-off Wave for Energy (W4E), in partnership con Terna, Fincantieri e Cassa Depositi e Prestiti».
«L’impianto – ricostruisce Marchetti – verrà formalmente inaugurato nel presente mese di ottobre e consta di un dispositivo di conversione alloggiato all’interno di un galleggiante caratterizzato da posizionamento flottante, privo tanto di componenti meccanici mobili immersi, quanto di sistemi rigidi di collegamento o fondazioni sul fondale marino interagenti con l’ecosistema o passibili di rilasci di sostanze esito di corrosione o deterioramento. Il principio di funzionamento è basato, spiega ENI, su un sistema inerziale che sfrutta il moto ondoso: le onde provocano un movimento dello scafo che si trasmette a un volano che, per effetto giroscopico, produce un moto utilizzabile per generare energia elettrica, in più con capacità della macchina di sintonizzarsi in funzione delle variazioni dello stato del mare».
La Toscana come regione ad alta capacità costiera potrebbe essere la candidata ideale alla sperimentazione nel Mar Tirreno: «Attualmente – scrive ancora Marchetti nel suo atto – l’energia del moto ondoso costituisce la principale riserva energetica inutilizzata, con un potenziale stimato da Enea e Rse a livello planetario in 80mila miliardi di Kw/ora annui, ovvero 5 volte il fabbisogno mondiale di energia elettrica. Al largo delle coste della Toscana, tra Livorno e Pisa, già si trova il Terminale di rigassificazione di OLT offshore LNG, FSRU Toscana, posizionato a circa 22 km dalla costa». E quindi, visto che «la promozione dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili figura nel metaobiettivo perseguito dal Paer della Regione Toscana quale primo tra i 4 obiettivi generali», con inclusione di produzione e installazione di impianti anche rinnovabili, perché non provarci?
«Il pianeta fa di una giovane Greta Thumberg una paladina – osserva Marchetti – ma poi bisogna passare dal segno al simbolo, attivandosi concretamente ciascuno per le proprie capacità. La Regione può rivolgere la propria attenzione a questo genere di progetti. Per questo chiedo al Consiglio regionale di impegnare la giunta toscana ad attivarsi presso gli attori del progetto ISWEC per valutare la possibilità e praticabilità di avviare anche in Toscana la sperimentazione del sistema di generazione elettrica integrata da moto ondoso e fotovoltaico».