«Il governatore Rossi va all’assemblea nazionale di Liberi e Uguali per proporre l’abolizione del numero chiuso nelle università, medicina compresa, mentre in Toscana impone alle Asl di ridurre le spese per il personale di almeno 50 milioni di euro per contenere i costi di gestione del sistema sanitario. Risultato: medici del futuro ‘Liberi e ugualmente disoccupati’, ma in massa»: la stoccata al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi arriva dal Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Stefano Mugnai che, anche da Vicepresidente della Commissione sanità, fa i conti di cosa accadrebbe ai nuovi laureati in medicina col combinato disposto tra eliminazione del numero chiuso e sostanziale blocco del turn over imposto alle aziende sanitarie.
«Ogni anno si presentano al concorso di accesso ai corsi di laurea di medicina e chirurgia circa 60mila candidati. Senza più numero chiuso – conta Mugnai – poniamo che tutti si iscriverebbero. Stante la media di abbandono, si laureerebbero ogni anno circa 40mila nuovi medici che però in Toscana non avrebbero alcuna possibilità di entrare nel mondo del lavoro, men che mai stabilmente dato che proprio lo stesso Rossi chiede ai direttori generali delle Asl di ridurre in maniera tanto cospicua i costi per il personale. Per di più già attualmente, col blocco del turn over fin qui praticato, c’è difficoltà ad avviare i 9mila laureati odierni sia verso la specializzazione, prima, che verso il lavoro stabile, dopo. Figuriamoci 40mila… da Rossi ancora una volta – conclude Mugnai – arrivano promesse attuabili solo a prezzo di conseguenze nefaste».
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