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FIRENZE: Sicurezza nelle scuole, la Regione non attua la mozione Marchetti approvata in Consiglio regionale: «La nota è un allargar di braccia»

«Più di così noi non possiamo fare. Questo è in sostanza ciò che la giunta regionale scrive nella nota di attuazione per la mia mozione con cui ho ottenuto, a seguito dell’approvazione in Consiglio regionale, che le scuole della Toscana venissero trattate come gli altri luoghi di lavoro e come tali sottoposte a controlli e verifiche a tutela dell’incolumità dei nostri ragazzi, dei docenti e degli altri lavoratori. E’ inaccettabile che adesso la giunta, dopo un chiaro pronunciamento dell’Assemblea toscana che la ha impegnata a redigere il Piano dedicato che avevo richiesto, presenti una nota di attuazione che in realtà non attua alcunché ma si limita a un allargar di braccia, riversando la responsabilità su dirigenti scolastici ed enti locali mentre ritiene sufficienti le iniziative di sensibilizzazione messe in campo dalle Asl, titolari sulla sicurezza nei luoghi di lavoro»: il racconto è del Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, la cui iniziativa per la sicurezza degli edifici scolastici si era tradotta in una mozione a seguito di vari crolli e cedimenti in più parti della Toscana tra Viareggio, Livorno, Pistoia…

«Andare a scuola non può essere una roulette russa quotidiana», ribadisce Marchetti. «E’ vero che la competenza sull’edilizia scolastica è, a seconda dei livelli scolastici, dei Comuni e di queste entità fantomatiche a cui il Pd ha ridotto le Province – ammette il Capogruppo di Forza Italia – e questo lo sapevo anche io. Ma stando alle cronache evidentemente così non va, e per questo ho individuato un modo che potesse imprimere una svolta al problema per il tramite delle competenze regionali. L’intero Consiglio regionale mi ha dato ragione, ma la giunta oggi dichiara che sta già facendo il massimo».

A scorrere la nota di attuazione predisposta per la mozione Marchetti, effettivamente la giunta asserisce che le Asl toscane già svolgono «attività di competenza in materia di ispezioni di ufficio» e «interventi di formazione/sensibilizzazione nelle scuole». Per sé la Regione rivendica «la sola competenza programmatoria», ovvero «il compito di distribuire sul territorio le risorse disponibili […] a seguito delle richieste presentate dagli Enti». Inoltre la giunta vanta «l’approvazione del Piano triennale 2018-2020» dedicato a «gli interventi infrastrutturali nel settore dell’edilizia scolastica». Del Piano di verifica sulla sicurezza del lavoro negli edifici scolastici della Toscana a cui la impegnava il Consiglio regionale approvando la mozione Marchetti, però, non c’è traccia.

«E’ un’occasione perduta», scuote il capo Marchetti. «Purtroppo – prosegue – questa volta ciò accade su una materia delicata che impatta più direttamente che mai sui toscani più deboli come i nostri bambini e ragazzi, in larga misura minorenni come sono gli studenti, oltre che sui loro docenti e sul personale amministrativo. Spiace che dal Pd debba arrivare questo arroccamento di posizione su un segmento importante della quotidianità di tanti giovani toscani che trascorrono ore ed ore in ambienti che si dimostrano ripetutamente malsicuri e inadeguati».

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